Sondaggi SWG: l’Europa è diventata amica per gli elettori M5S

di Mario Neri

Pubblicato il 2020-06-05

Salvatore Vassallo dell’Istituto Cattaneo oggi sulla Stampa rielabora e commenta i risultati di un sondaggio SWG sulla percezione dell’Unione Europea e degli altri stati, “scoprendo” che c’è una risalita della fiducia nei confronti dell’UE mentre gli elettori del MoVimento 5 Stelle sembrano aver cambiato idea e aver attuato una svolta filoeuropea: Durante il lockdown, a …

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Salvatore Vassallo dell’Istituto Cattaneo oggi sulla Stampa rielabora e commenta i risultati di un sondaggio SWG sulla percezione dell’Unione Europea e degli altri stati, “scoprendo” che c’è una risalita della fiducia nei confronti dell’UE mentre gli elettori del MoVimento 5 Stelle sembrano aver cambiato idea e aver attuato una svolta filoeuropea:

Durante il lockdown, a marzo, in Italia, le istituzioni europee sono state viste da larga parte dell’opinione pubblica ancora più lontane che in precedenza e le diffidenze verso i grandi Paesi geograficamente vicini sono cresciute. Cina e Russia sono arrivate in cima alla graduatoria degli Stati considerati amici, con un enorme salto rispetto a pochi mesi prima; Germania e Francia in cima alla graduatoria delle nazioni considerate ostili.

L’iniziativa Macron-Merkel e il programma Next Generation sono certamente anche una risposta a queste dinamiche. I dati della rilevazione Swg della settimana scorsa dicono che il messaggio è arrivato, almeno ad alcuni segmenti dell’opinione pubblica. La valutazione del progetto Next Generation risulta largamente positiva, anche tra gli elettori di centrodestra. Cosa quasi ovvia considerando che dei 750 miliardi impegnati circa 170, tra cui 82 a fondo perduto, sarebbero destinati all’Italia.

sondaggio italia unione europea
Il sondaggio sugli italiani e l’UE (La Stampa, 5 giugno 2020)

Più significativo che sia risalita la fiducia generale verso l’Ue e le sue istituzioni, senza peraltro tornare ai livelli pre-crisi. La diffidenza verso Francia e Germania è invece diminuita di poco, nel complesso, con una importante eccezione. Per misurare questo atteggiamento, agli intervistati è stato chiesto di indicare fino ad un massimo di 3 paesi che a loro avviso sono “nemici” dell’Italia sul piano economico e diplomatico. A inizio aprile, il 45% degli intervistati collocava in questa categoria la Germania, il 38% la Francia. A fine maggio, lo hanno fatto, rispettivamente, il 42 e il 31% degli intervistati.

Le differenze tra aree politiche erano e restano notevoli. Con gli elettori di centrosinistra decisamente meno diffidenti degli elettori di Salvini e Meloni. Il cambiamento di maggiore interesse ha riguardato i 5 stelle. Non proprio una svolta filoeuropea, ma qualcosa che gli assomiglia. A inizio aprile, il 62% degli elettori 5 Stelle annoverava la Germania e il 56% la Francia tra i paesi ostili. Un paio di mesi dopo queste percentuali si sono ridotte rispettivamente al 48 e al 28%.

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