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Sondaggi, quanto vale la lista centrista
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-04-23
I sondaggi di Nando Pagnoncelli sul Corriere: una lista unitaria di centro ridurrebbe la dispersione del voto mentre la sua alleanza “naturale” è con il centrodestra
Al centro c’è un buco. Nando Pagnoncelli oggi presenta sul Corriere della Sera un sondaggio che valuta il peso potenziale di una lista unitaria di centro e gli orientamenti di voto nelle diverse ipotesi di alleanze. Il sondaggio testa 9 liste: Alternativa popolare, Centristi per l’Italia, Fare!, Scelta civica, Conservatori e Riformisti/Direzione Italia, Energie per l’Italia, Udc, Ala e Civici e innovatori. Con l’eccezione di Ap, al 3,5%, nessun altro partito testato a oggi raggiungerebbe lo 0,3% dei voti. L’ipotesi di una lista unitaria di centro che si presenti da sola incontrerebbe il favore del 3,2% degli elettori, corrispondente al 4,8% dei voti validi, tenuto conto di un livello di astensione e indecisione intorno al 32%. Ma la parte più interessante dei risultati del sondaggio sono le ipotesi di alleanza:
Il consenso aumenterebbe qualora la lista unitaria di centro intendesse allearsi al centrodestra raggiungendo il 3,9% degli elettori e il 5,9% dei voti validi. Le intenzioni di voto scenderebbero al 2,2% (3,5% dei voti validi) nell’ipotesi di un’alleanza con il Pd; risultato poco promettente, in linea con l’attuale peso elettorale di Ap. Il dato più rilevante è quello di una lista unica con Forza Italia.
In questo caso il partito sarebbe accreditato del 10,5%, il 15,9% dei voti validi. Se invece la lista dei centristi con FI intendesse allearsi con il Pd, le intenzioni di voto scenderebbero al 6,7% (10,2% sui validi), meno dell’attuale orientamento di voto per la sola FI.
La lista unitaria di centro quindi ridurrebbe la dispersione del voto mentre la sua alleanza “naturale” è con il centrodestra. Anche perché c’è un atteggiamento fortemente critico degli elettori dei partiti nella maggioranza di governo nei confronti del Partito Democratico e di Renzi.