Sondaggi, la Lega perde voti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-10

La Lega perde il 6% nella rilevazione di Ipsos per il Corriere della Sera rispetto al 18 aprile scorso. Un vero e proprio tonfo che però non mette in pericolo la leadership del Carroccio

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Nel momento in cui sta per scattare il silenzio sui sondaggi d’opinione e a quindici giorni dal voto, la Lega perde il 6% nella rilevazione di Ipsos per il Corriere della Sera rispetto al 18 aprile scorso. Un vero e proprio tonfo che però non mette in pericolo la leadership del Carroccio che sarà comunque il primo partito italiano dopo la chiusura delle urne e può in ogni caso vantare un ragguardevole 30% che le fa sfiorare il raddoppio della percentuale presa poco più di un anno fa alle elezioni politiche.

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Nando Pagnoncelli spiega che la perdita di voti rispetto al 36% raggiunto a metà aprile dipende dalle tensioni interne alla maggioranza e al parziale recupero dell’alleato di governo, il MoVimento 5 Stelle, che frena l’emorragia partita con la nascita del governo Conte e arriva quasi al 25%, mentre il Partito Democratico si attesta intorno al 20%.

È evidente che, insieme al caso Siri, la tolleranza verso il crescere di manifestazioni apertamente filofasciste (da ultimo il caso del Salone del Libro di Torino, che pure non coinvolge direttamente Salvini, ma che lo spinge a definire surreale il fatto che oggi si parli di fascismo) e certi eccessi verbali hanno raffreddato una parte dell’elettorato, in particolare la componente più moderata che recentemente si era avvicinata alla Lega.

Al contrario il M5S, pur rimanendo distante dai livelli delle elezioni politiche, conferma la ripresa di consenso che già avevamo registrato il mese scorso. Oggi è accreditato del 25% circa, con una crescita di quasi tre punti in poche settimane. Si conferma quindi la bontà della strategia del vicepremier, tornato alla ribalta con evidenza e che riesce a posizionare politicamente in maniera più netta e riconoscibile la propria formazione,proprio distinguendosi dalla Lega: dal tema della corruzione, alle posizioni antifasciste prese in particolare in occasione del 25 Aprile, alla distinzione sui temi dei diritti, sino agli ultimi distinguo sulla cannabis light.

Anche nel sondaggio di Demos&PI pubblicato oggi da Repubblica e illustrato da Ilvo Punto Diamanti la Lega è in calo, ma di soli due punti percentuali e superando comunque la soglia del 30%.

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Mentre il M5s, pur perdendo oltre 10 punti, in confronto alle Politiche, sembra aver frenato la caduta. Il sondaggio di Demos lo stima al 23%. Circa 10 punti in meno, rispetto alle Politiche. Ma, comunque, 2 punti sopra al Pd (insieme a “Siamo Europei”, di Carlo Calenda). Divenuto, ormai, il vero competitor del M5s. Il Pd si ferma, infatti, al 20,4%. In crescita rispetto alle elezioni Politiche e alle rilevazioni più recenti. Ma pare aver perduto la “spinta propulsiva” ricevuta dalle Primarie. Dietro, tutti seguono a distanza. FI resta sotto il 10%. Solo i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni risalgono quasi fino al 5%. A conferma che gli elettori di Centro-Destra si stanno spostando a Destra. Attratti, oltre che dai FdI, anche dalla Lega di Salvini. Infine, + Europa, guidata da Emma Bonino, insieme a Italia in Comune, la formazione fondata dal sindaco di Parma, Pizzarotti, supera di poco il 4%. La soglia minima per “entrare in Europa”.

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