Sondaggi IPSOS, la Lega al 31,5%

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-21

Il Partito Democratico è in calo rispetto alle elezioni europee ma stabile al 18,2% mentre il MoVimento 5 Stelle è al 17,7%, più o meno sugli stessi risultati del voto di maggio. Forza Italia è in ripresa mentre Fratelli d’Italia perde qualcosa ma rimane stabilmente sopra la soglia del 10%

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I sondaggi di IPSOS di cui parla oggi Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera vedono la Lega al primo posto nelle preferenze degli elettori con il 31,5%, ma in calo rispetto alla precedente rilevazione che la dava al 31,9% e rispetto anche alle elezioni europee, quando il Carroccio arrivò al 34,3%. Il Partito Democratico è in calo rispetto alle elezioni europee ma stabile al 18,2% mentre il MoVimento 5 Stelle è al 17,7%, più o meno sugli stessi risultati del voto di maggio. Forza Italia è in ripresa mentre Fratelli d’Italia perde qualcosa ma rimane stabilmente sopra la soglia del 10%. Italia Viva di Matteo Renzi è al 5,3%.

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I sondaggi IPSOS (Corriere della Sera, 21 dicembre 2019)

Per quanto riguarda invece i flussi di voti, la Lega ha perso buona parte dei suoi voti verso Fratelli d’Italia anche se una percentuale simile è tornata ad essere indecisa. Alto il numero di indecisi che prima votava Partito Democratico mentre il MoVimento 5 Stelle ha donato al Carroccio il 5,5% dei suoi voti e al PD l’1,6%.

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Sondaggi IPSOS, i flussi di voti

Forza Italia ha regalato gran parte dei suoi voti alla Lega e una buona percentuale a Fratelli d’Italia, anche se c’è un buon travaso di voti verso Italia Viva. Conclude Pagnoncelli:

In sintesi, il centrodestra oggi si colloca di poco al di sotto del 50% delle intenzioni di voto, ma evidenzia una discreta concorrenza tra le tre forze che lo compongono. Il Pd, nonostante l’ingresso di nuovo elettorato, non riesce a compensare il calo derivante dall’uscita dei renziani e il M5S registra un ulteriore processo di ricambio del proprio elettorato che gli consente di mantenersi sui livelli delle elezioni europee.

Infine, anche questo mese il dato più significativo è costituto dalla crescita dell’area grigia rappresentata da astensionisti e indecisi, che raggiunge 42,3%. Guardare alle percentuali dei partiti trascurando questo aspetto produce un effetto ottico deformante, basti pensare che il 31,5% della Lega corrisponde a circa il 18% degli italiani, il 18,2% del Pd e il 17,7% del M5S a circa il 10%. Cionondimeno, molti pretendono di parlare «a nome degli italiani».

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