Economia
Il simulatore per reddito e pensione di cittadinanza
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-05-23
Consentirà di verificare sia il possesso dei requisiti di accesso che l’importo della prestazione, secondo quanto comunicato dall’Inps
L’INPS ha realizzato un simulatore per il reddito e la pensione di cittadinanza che verrà inserito nel sito internet dell’istituto di previdenza nella sezione “tutti i servizi- Isee post-riforma 2015” e consentirà di verificare sia il possesso dei requisiti di accesso che l’importo della prestazione, secondo quanto comunicato dall’Inps stesso con il messaggio 1954/2019 di ieri. L’implementazione del simulatore consentirà dunque di conoscere in anticipo il controvalore dell’assegno, dando la possibilità di decidere se richiederlo o rinunciare.
Il Messaggero spiega oggi che dopo l’effetto boomerang generato dai bassi importi caricati sulle circa 500mila tessere magnetiche rilasciate tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, l’Inps spera ora con questo escamotage di congelare il numero dei beneficiari delusi dal reddito di cittadinanza, affinché in futuro non aumentino ulteriormente.
Stando ai dati in possesso dell’istituto, solo un quinto dei nuclei a cui ad aprile è stato riconosciuto il diritto al beneficio ha ottenuto più di 750 euro, mentre a 130mila famiglie sono stati versati dai 40 ai 300 euro,somme dunque molto distanti dai 780 euro a lungo decantati. Se i trend relativi agli importi erogati non subiranno variazioni importanti, a giugno i pentiti del reddito di cittadinanza dotati di card con plafond di spesa extra-light saranno ancora di più. Dal mese prossimo si stima che beneficeranno del sussidio circa 750 mila famiglie – alla fine di aprile risultavano pervenute all’Inps un milione di domande ma il tasso di rifiuto si aggira attorno al 75%–di cui circa 160mila riceveranno importi mensili pari o inferiori a 200euro.
Il simulatore funzionerà sia con la dichiarazione sostitutiva valida, in modo da consentire la simulazione dell’importo spettante. Questo tipo di calcolo sarà accessibile solo tramite autenticazione sul sito internet Inps, mediante Pin, carta nazionale dei servizi o identità digitale Spid. Sarà poi disponibile (così come già accade per l’Isee) una simulazione basata su dati autodichiarati che quindi, in caso di errore di calcolo e inserimento da parte del cittadino, potrà rivelarsi non attendibile. A chi sceglie questa soluzione non sarà chiesto di autenticarsi.
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