In Sicilia le primarie unitarie tra Pd e Movimento 5 Stelle: prove di intesa nazionale?

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Dopo un incontro tra Enrico Letta e Giuseppe Conte, Pd e M5S vanno verso un candidato unitario per le regionali in Sicilia da scegliere attraverso le primarie congiunte

Alle prossime elezioni regionali in Sicilia per eleggere il successore di Nello Musumeci, Pd e Movimento 5 Stelle si presenteranno insieme con un candidato unico che verrà scelto al termine delle primarie. L’intesa sarebbe stata raggiunta la sera del 25 maggio dopo un incontro a quattro tra il segretario dem Enrico Letta, il leader del M5s Giuseppe Conte, il capogruppo M5s all’Assemblea regionale siciliana (Ars) Nuccio Di Paola e il segretario del Pd siciliano Anthony Barbagallo. Nonostante prima il Nazareno e poi fonti vicine ai vertici 5 stelle abbiano fatto sapere che “nessuna decisione è stata assunta” e che quella delle primarie congiunte “è una delle opzioni”, si parla già delle modalità di voto.



In Sicilia le primarie unitarie tra Pd e Movimento 5 Stelle

Per scegliere chi rappresenterà la coalizione alle urne si terrà una consultazione online attraverso una delle piattaforme tra Proxima e SkyVote, accompagnata dalla possibilità di recarsi fisicamente al voto in 30 gazebo nei comuni più popolosi. Non c’è ancora intesa sulla data, che dovrebbe ricadere tra il 16 e il 24 di luglio. Claudio Fava, il leader della sinistra radicale all’Assemblea regionale siciliana, si è opposto a questa finestra temporale perché “si finirebbe a ridosso del 19 luglio, il giorno del trentennale della strage di via D’Amelio”. La presentazione delle candidature è invece stata fissata per le ore 12 del 10 giugno. Ogni candidato sarà obbligato a presentare almeno una lista in 5 province a sostegno del vincitore.

I possibili candidati

I nomi più vicini agli ambienti M5S sono appunto quello di Di Paola, ma anche il deputato all’Ars Luigi Sunseri. I dem spingono per gli eurodeputati Caterina Chinnici e Pietro Bartolo. Al meeting di ieri sera si è parlato anche di tenere una serie di assemblee territoriali per costruire il programma della coalizione. “L’idea è di 12 riunioni, come gli assessorati regionali – riporta Repubblica citando le parole di Di Paola – in questo modo potremo tematizzarle più capillarmente”.



 

(immagine di copertina: Italy Photo Press)