Le sanzioni dell’Occidente alla Russia e l’incertezza sulle prossime mosse di Putin in Ucraina

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-02-23

Stati Uniti e Unione europea pronti ad applicare un pacchetto di sanzioni alla Russia per l’invasione dell’Ucraina, mentre Putin prende tempo sulle nuove mosse militari nel Donbass

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L’Occidente ha deciso di giocare la partita politica delle sanzioni alla Russia sul filo della proporzionalità: più in là si spingeranno le forze di Putin in Ucraina, maggiore sarà la risposta di Unione europea e Stati Uniti nei confronti suoi e dei suoi funzionari. Una strategia che rischia di andare in affanno visto che la situazione richiederebbe un intervento immediato ma c’è enorme incertezza in queste ore, con il Cremlino che non ha precisato il calendario di un eventuale invio delle forze armate: “Non ho detto che i nostri soldati andranno lì adesso – ha affermato Putin – ma dipenderà, come si suol dire, dalla situazione sul campo”.

Le sanzioni dell’Occidente alla Russia e l’incertezza sulle prossime mosse di Putin in Ucraina

Lo scenario peggiore è quello di una marcia verso Kiev degli invasori per instaurare un governo più vicino alla Russia che scongiuri l’ingresso dell’Ucraina nella Nato, quello più probabile vede invece l’esercito di Putin pronto ad occupare con i soldati le autoproclamatesi repubbliche di Donetsk e Luhansk anche nei territori del Donbass sotto il controllo delle forze ucraine. Dal punto di vista militare, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato il dispiegamento di altre forze militari nei Paesi Baltici, per rispondere alla minaccia posta dalle truppe russe rimaste in Bielorussia, e ha lanciato un messaggio a Putin: “Cosa crede che gli dia il diritto di dichiarare nuovi cosiddetti stati, sul terreno che appartiene ai vicini? Questo è l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Un’aperta violazione della legge internazionale, che richiede una risposta ferma da parte della comunità internazionale”.

Gli Stati Uniti provano a isolare il Cremlino

Risposta che per ora ha visto gli Usa mettere al bando due importanti banche russe, vietare a Mosca di finanziare il suo debito sui mercati occidentali, e misure mirate contro gli oligarchi. In caso di una ulteriore escalation violenta, Biden si è detto pronto ad arrivare fino all’esclusione della Russia dal sistema Swift di pagamento internazionale, oltre al blocco delle esportazioni tecnologiche e dell’energia.

La risposta dell’Unione europea all’invasione dell’Ucraina

La Germania intanto ha interrotto il progetto del gasdotto Nord Stream 2, mentre l’Unione europea ieri, in coordinamento con Stati Uniti e Gran Bretagna, ha deciso all’unanimità un primo pacchetto “solido” di sanzioni, che prevedono limitazioni agli spostamenti sul suolo comunitario per i 351 membri della Duma – la camera bassa del Parlamento russo – che hanno votato il riconoscimento dell’indipendenza del Donbass più altri 27 tra individui ed entità che sostengono finanziariamente o materialmente l’occupazione. Prese di mira anche le banche che stanno finanziando le operazioni russe o altre operazioni nel Donbass, oltre al blocco agli scambi commerciali tra l’Ue e le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk. La presidente della Commissione von der Leyen ha assicurato che il pacchetto di sanzioni “sarà completato rapidamente” e che “se la Russia continua a intensificare questa crisi che ha creato, siamo pronti a intraprendere ulteriori azioni in risposta”.

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