Salvini dice di essere pronto ad andare a Mosca per incontrare Putin

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-05-02

Intervistato durante Non è L’Arena su La7, Matteo Salvini ha rivelato di star lavorando a un suo viaggio a Mosca per incontrare Putin: “Ci andrei domani mattina se servisse ad avvicinare la pace”

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Da fan boy a intermediario di guerra: Matteo Salvini è pronto a passare dall’avere Vladimir Putin sulla maglietta al sedersi di fronte a lui per intavolare una trattativa di pace in Ucraina. “Andrei a Mosca domattina se servisse ad avvicinare la pace”, ha detto ieri sera in un’intervista a Non è L’Arena su La7. “Ci stiamo lavorando – ha aggiunto – e riservatamente qualcosa stiamo facendo. Ma se riuscissi a parlare con Mosca, scommettiamo che il 99% della stampa libera e dei parlamentari direbbero che è sempre lo stesso Salvini amico di Putin?”. Probabilmente sì, lo direbbero, perché la memoria storica delle sue dichiarazioni da politico non si può cancellare con un gesto, figurarsi con il semplice annuncio di volerlo fare. Se poi dovesse effettivamente volare all’ombra del Cremlino e muovere passi avanti verso la fine delle ostilità verrà raccontato per ciò che ha fatto

Salvini dice di essere pronto ad andare a Mosca per incontrare Putin

Impossibile non notare però le difficoltà incontrate dai maggiori leader europei e mondiali come il presidente francese Emmanuel Macron e il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres nel provare a intavolare una trattativa che non preveda la caduta dell’Ucraina sotto influenza russa. Così come diventa difficile non ricordare com’è andata a finire l’ultima volta che il leader della Lega si è spostato insieme al suo entourage per fare qualcosa in favore della pace: al suo arrivo in Polonia lo scorso 8 marzo alla stazione di Przemysl, cittadina ad una decina di chilometri al confine con l’Ucraina, il sindaco Wojciech Bakun gli ha mostrato la storica maglietta con il volto di Putin dicendogli: “Io non la ricevo, venga con me al confine a condannarlo”.

“Attaccando, Putin è passato dalla parte del torto”

Una figuraccia che gli ha fatto perdere ulteriormente credibilità e autorevolezza come politico in grado di spostare qualcosa all’interno di questa impasse internazionale. “Con il presidente russo tutti hanno avuto rapporti – ha aggiunto Salvini a Non è L’Arena – io personalmente Putin l’ho incontrato due volte: ora è chiaro che attaccando è passato dalla parte del torto. Ora o si punta alla guerra nucleare o bisogna accompagnare e costringere Putin e Zelensky al tavolo negoziale”. Infine, la sua posizione sull’invio di armi in Ucraina: “Abbiamo sempre votato gli aiuti militari ma ora mi chiedo: quante altre armi ancora mandiamo? Quanti morti ancora devono esserci? Dopo mesi direi un attimo, pensiamoci, basta giocare alla guerra”.

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