Politica
«Salvini ci fa orrore, ma chi l’ha creato?»
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2018-06-23
Antonio Padellaro sul Fatto Quotidiano si interroga sul ruolo del Capitano e della Lega nella politica italiana
Antonio Padellaro sul Fatto Quotidiano di oggi si interroga su Matteo Salvini e sul suo ruolo nella politica italiana, spiegando che la “colpa” del successo elettorale e popolare del Capitano della Lega si basa sull’inazione e sull’inerzia dei governi precedenti riguardo i problemi che Salvini vuole risolvere con la ruspa:
Conseguenza riprovevole, disgustosa ma inevitabile della politica vuota e declamatoria praticata dai ministri dei i governi precedenti (con l’eccezione, purtroppo breve, di Marco Minniti). Che hanno lasciato marcire e marcire e marcire i problemi. Fino al punto d’aver generato nella testa di tante brave persone un tumore dell’anima e una parola diventata urlo collettivo: basta!
A che serve deplorare il cinismo di Salvini se poi gli vanno dietro dieci milioni di concittadini (e forse molti di più). Tutti fascisti e razzisti? Qualcuno dice: è un lavoro sporco ma qualcuno deve pur farlo.Falso, perché il capo cattivista è ben felice di sguazzare tra le folle che lo invocano come il santo patrono che riscatta i penultimi dai presunti torti subiti dagli ultimi(prima gli italiani). Il vendicatore che ricaccia in gola alla cosiddetta sinistra-chic i belati sulla pietà che l’è morta mentre (così l’immaginano) pasteggiano a champagne a Porto Rotondo.
Vero, perché, in quel lavoro sporco, Salvini non è neppure il peggio che poteva capitare. In fondo, lui è uno sparafucile (con passato bamboccione) che non viene certo dalla cancelleria del Reich. Matteo II è un raccoglitore di paure che altri hanno seminato. È il sintomo della malattia, una febbre virulenta che si può ancora curare. A patto di prendere atto della devastazione creata dai non Salvini e di piantarla con i finti appelli umanitari e con l’antifascismo da parata. Che va tenuto semmai di riserva. Perché dopo i clown, quasi sempre tocca alle bestie feroci.