Ora ci tocca sentire anche Salvini, Orban e Morawiecki parlare di “Rinascimento europeo”

di Giorgio Saracino

Pubblicato il 2021-04-01

Dopo Matteo Renzi e il nuovo Rinascimento arabo con l’erede al trono saudita, arrivano anche loro. Lo hanno detto subito dopo l’incontro di oggi a Budapest, chiedendo che venga istituita una polizia europea di confine: “Non ci poniamo limiti”

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La parola “Rinascimento” è tra le più abusate della politica italiana nelle ultime settimane. E lo sanno bene i due Matteo: Renzi e Salvini, che secondo alcuni sono troppo spesso facce diverse della stessa medaglia. Il Rinascimento del senatore di Italia Viva ormai lo avevamo buttato giù. Con un po’ di difficoltà, ma poi la pillola era scesa scesa. Lui precisamente ha speso il suo “Rinascimento” per parlare di quello italiano prima, e poi proporne uno nuovo: il Rinascimento Arabo. E dove lo ha fatto? Nella terra dell’abolizione dei diritti, della tirannia, delle torture: lo ha detto parlando con l’uomo che è erede al trono dell’Arabia Saudita, il principe Bin Salman. Ma Renzi ci crede davvero, e questo concetto del Rinascimento Arabo lo ha sottolineato più volte: “Lo dite voi che ha ucciso Khashoggi, lui è un mio amico”. Il secondo Matteo che invece ha nominato in maniera invano la parola “Rinascimento” è stato il leader della Lega Matteo Salvini (e questo farà già sorridere qualcuno). Ma c’è di più: lo ha fatto uscendo dal colloquio che ha avuto a Budapest con i primi ministri ungherese e polacco Viktor Orban e Mateusz Morawiecki.

Morawiecki Rinascimento
foto IPP/zumapress
bruxelles 28-06-2018
vertice unione europea sull’emergenza immigrazione
nella foto Mateusz Morawiecki primo ministro polonia
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Il Rinascimento europeo dei sovranisti

Tanto per intenderci: la Polonia di Morawiecki e l’Ungheria di Orban sono sempre sotto la lente di ingrandimento di chi si occupa dei diritti umani, perché lì spesso e volentieri non vengono osservati un granché. Basta andare sul sito di Amnesty International (i rapporti sono nei link sui nomi degli Stati), per leggere di tutto e di più: negazione di libertà d’espressione, di associazioni, violazione dei diritti degli omosessuali, dei migranti. E sono loro due che – confessa Orban – vedono Salvini come un eroe. Un eroe:

Non è un segreto che chiamiamo Matteo Salvini ‘nostro eroe’ perché sull’immigrazione, quando qualcuno diceva che era impossibile fermare l’immigrazione clandestina, da ministro ha saputo arrestare l’immigrazione. Siamo grati per quello che ha fatto Salvini. E l’abbiamo sempre apprezzato.

orban rinascimento
foto IPP/zumapress
salisburgo 20-09-2019
vertice straordinario unione europea su sicurezza e Brexit
nella foto Victor Orban Primo Ministro dell’Ungheria
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Quindi, Matteo Salvini è il loro eroe. Eroe di due Primi ministri su cui molto si potrebbe dire e scrivere. Ma lui – Matteo Salvini – da loro e con loro vuol ripartire, tanto da scomodare il “Rinascimento”. Ha detto Morawiecki: “Bisogna gettare le basi per una nuova Europa. Mi piace molto l’idea di Matteo Salvini a proposito di rinascimento europeo. Parliamo di valori per costruire il futuro”. Rinascimento europeo che dovrebbe partire dalla condivisione di una nuova idea di Europa, fondata su temi concreti a partire dalle radici comuni, dalla salute, dal lavoro, dalla sicurezza e dal rinnovamento. Ha detto ancora Matteo Salvini uscendo dall’incontro con i due:

C’è un predominio nel parlamento europeo di sinistra che rimette in discussione valori come la famiglia, l’uomo, la donna. Noi ci proponiamo come nucleo storico e fondante di una alternativa a chi rimette in discussione le radici dell’Europa, non ci poniamo limiti, vogliamo essere i primi a livello di rappresentanza in Europa.

Ah, e ha detto anche questo: “Vogliamo creare forza comune europea che difenda i confini”. Da chi? Dai migranti. Un buon inizio per parlare di “Rinascimento”.

 

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