Politica
In Sicilia mollano Salvini 2 deputati su 4
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-07-21
Molla Marianna Caronia. Aveva già lasciato intanto Giovanni Bulla, accompagnato alla porta a causa del rapporto poco idilliaco tra l’ex Udc e i rampanti consoli di Salvini nell ’isola.
In Regione Sicilia Matteo Salvini ha rimediato l’assessorato alla cultura e ci ha piazzato uno che scriveva poesie sulle SS, ma intanto il suo gruppo passa da quattro a due deputati. Racconta oggi Il Fatto Quotidiano:
L’ultima a salutare il Carroccio, sbattendo la porta, è stata Marianna Caronia. Poco in sintonia all’idea del senatore e commissario in Sicilia Stefano Candiani di abolire le preferenze per le elezioni regionali. “Dichiarazioni che non mi hanno stupita – dice Caronia –, perché sono la conferma e l’espressione di una cultura e di una visione non molto democratica della politica della Lega”. Tuttavia l’addio – adesso tornerà a iscriversi al gruppo Misto – era nell’aria dal 12 giugno, all ’indomani dell’articolo con cui Il Fatto raccontò di una vecchia poesia usata dall’a ssessore regionale leghista Alberto Samonà per inneggiare alle SS di Hitler. In quell’occasione Caronia era stata l’unica, da dentro lo scacchiere del partito di Salvini, a invocare chiarimenti dai vertici. La deputata scelse anche di disertare il tour del segretario nell’isola.
Aveva già lasciato intanto Giovanni Bulla, accompagnato alla porta a causa del rapporto poco idilliaco tra l’ex Udc e i rampanti consoli di Salvini nell ’isola.
Secondo quanto previsto dal regolamento interno dell’Ars c’è bisogno di almeno quattro deputati per formare un gruppo parlamentare. Quando erano scesi a tre tutto era rimasto come prima ma solo grazie a una particolare deroga concessa dall’ufficio di presidenza. La stessa che adesso dovrebbero chiedere i due reduci: l’ex capogruppo di Fratelli d’Italia Antonio Catalfamo e l’ex Forza Italia Orazio Ragusa. In queste ore entrambi rimangono trincerati dietro un silenzio imbarazzato che potrebbe avere anche il sapore della resa definitiva.