Massimo Casanova: «Salvini ha deciso la crisi al Papeete»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-13

«Matteo ha ascoltato tanta gente in spiaggia. E ha avuto la conferma che questo stava diventando il governo dei “No”»

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Massimo Casanova, europarlamentare della Lega e proprietario del Papeete, parla oggi con Giuliano Foschini di Repubblica del suo stabilimento balneare che è frequentato da operai e vip e quindi sinceramente democratico, e proprio per questo è della Lega e qui Matteo Salvini ha deciso di aprire la crisi:

Casanova, il suo Papeete è la nuova Villa Certosa dell’era berlusconiana. Milano Marittima sta al potere come un tempo era Portocervo.
«Non è un caso. La Lega è il Papeete. E il Papeete è la Lega».

In che senso?
«È un posto democratico. Uno stabilimento balneare ma anche un luogo di relax dove i giovani si divertono e le famiglie restano sotto l’ombrellone. È sempre stato frequentato da vip e da operai, da persone che poi finivano sui giornali e da gente normale. Al Papeete sono sempre venuti gli amici della Lega. Ed è sempre venuto Matteo, di cui io sono amico da anni, quando la Lega era al 3 per cento. Certo oggi ci sono ministri, parlamentari, ma proprio come la Lega, noi continuiamo a essere vicini alla gente. Il Papeete è il posto leghista per eccellenza».

gatto schifomadò

È il luogo dove Salvini ha deciso di aprire la crisi di governo.
«Matteo ha ascoltato tanta gente in spiaggia. E ha avuto la conferma che questo stava diventando il governo dei “No”. Al contrario, noi siamo gente abituata a fare, a concludere, e invece i 5 Stelle ci stavano facendo perdere troppo tempo. Ecco, se c’è una differenza con Villa Certosa è proprio quella che al Papeete si sta in mezzo alla gente. Ci si confronta. Ma si parla di problemi reali, di fatti quotidiani. Non si fa tanta filosofia. A noi non piacciono i radical chic».

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