Salvini smentisce se stesso in tre minuti parlando dell’estratto conto di Renzi | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-10

Il concetto del “guardare dal buco della serratura”, molto in voga nella recente propaganda politica del leghista, viene fatto e smentito nel giro di tre minuti

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Dice di non digerire i “guardoni”, quelli che osservano dal buco della serratura per attaccare l’avversario politico. Poi prosegue dicendo di non voler commentare presunti “scandali” che coinvolgono i partiti rivali, ma nel farlo li elenca uno a uno facendo spallucce. Insomma ne parla (anche di affari che non sono al centro di indagini) facendo finta di non parlarne. Poi la chicca sull’estratto conto di Matteo Renzi – con annessa polemica che parte da Il Fatto Quotidiano per arrivare a tutti gli altri giornalisti (e non per questo caso specifico) -, quando afferma di non essere interessato all’argomento ma decide di commentarlo lo stesso. Anche oggi, dunque, è andato in scena quel fenomeno chiamato “Matteo Salvini che smentisce se stesso).

Salvini e il commento sull’estratto contro di Matteo Renzi

Durante la sua conferenza stampa alla Camera dei deputati per parlare delle proposte della Lega per la prossima Manovra, il leader del Carroccio risponde alla domanda di un giornalista che gli aveva chiesto di commentare il caso dell’estratto contro di Matteo Renzi pubblicato da Il Fatto Quotidiano lo scorso fine settimana. La risposta inizia dicendo di non voler commentare fatti che sono al di fuori della politica. Sostiene che questo sia il suo mantra: sconfiggere l’avversario politico con la politica, “senza l’aiuto della magistratura o di giornalisti compiacenti”.

Insomma, una cortina di ferro per un fortino inespugnabile. E invece. Nel giro di pochissimi secondi, ecco che il leader della Lega passa dal “no comment” al “commento tutto”. Si parte dal caso dei presunti finanziamenti dal Venezuela per il MoVimento 5 Stelle (indagini in corso) fino alla citazione dei pagamenti ricevuti da Letta quando era professore in Francia (su cui, ovviamente, non c’è e non ci sarà indagini visto che non era parlamentare – quindi decade anche il principio dell’indignazione – ed era tutto documentato e legittimo). Poi, nel circolo magico di Salvini, si torna alla risposta alla domanda originale. Ed è lì che, dopo essere partito con la voglia di non commentare, si china per guardare dal buco della serratura e commentare: “Renzi guadagna in un anno quello che io, probabilmente, guadagno in una vita”. Ma lo dice, sottolinea, “senza alcuna invidia”. Dice.

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