Salvini marcia su Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-15

Il leader leghista all’attacco della Raggi mentre prepara la sua candidata alla carica di primo cittadino: tre alternative

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Salvini vuole Roma. E va all’attacco di Virginia Raggi perché “portare via la monnezza dalle strade non dovrebbe essere difficile”, per cominciare. La sua campagna per la Capitale è partita e il desiderio di far cadere la sindaca del MoVimento 5 Stelle c’è ed evidente, mentre Di Maio, dall’altra parte della barricata, si scopre improvvisamente di sinistra. Scrive Repubblica in un articolo a firma di Carmelo Lopapa:

«Mi dicono tutti di fare presto», dice chiaramente dal palco il vicepremier, a conferma che non attenderà la scadenza naturale della sindaca nel 2021. E l’escalation è stata talmente accelerata nelle ultime 48 ore che circolano già i primi nomi di chi quella sfida potrebbe portarla avanti sul campo. La prima cittadina agli occhi dei leghisti e del loro capo si è mostrata «fin troppo incapace» e prima libera il posto «meglio sarà per tutti i romani».

Ma non è una battaglia tutta personale contro Virginia Raggi. Piuttosto, spiegano, un accerchiamento alla pedina più debole del Movimento che nelle ultime settimane non ha perso occasione per attaccare Salvini «su tutto».

E quali sono le alternative a Raggi? Ce ne sono tre: Giorgia Meloni, Barbara Saltamartini o Giulia Bongiorno, che però ha già declinato l’invito:

Tanto più che in città, la Lega – stando ai sondaggi riservati in mano al capo del Viminale – starebbe moltiplicando i suoi consensi, soprattutto nelle periferie. E puntare alla successione a Roma non è più un tabù. Al quartier generale di Salvini non è sfuggito che in 48 ore di bombardamenti, nessun esponente di vertice del Movimento si è speso per difenderla.

Presto per dire se l’ex avvocata sia stata davvero abbandonata al suo destino dopo i molteplici scandali che hanno lambito la sua amministrazione. O se i 5stelle prevedono ulteriori problemi al Campidoglio nei prossimi mesi, al punto da preferire di non “metterci la faccia”. Quel che è certo è che il vicepremier si ritrova con una prateria davanti e vuole approfittarne.

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