Il calciatore iraniano che esulta “tagliandosi” una ciocca di capelli | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-11-08

Il gesto di Saeed Piramoon durante la finale di beach soccer contro il Brasile. Durante l’inno, anche i suoi compagni di squadra hanno deciso di non cantare e alla fine del match (vinto), non c’è stata alcuna esultanza

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Lo sport ha una peculiarità quasi unica: qualunque disciplina ha una portata mediatica in grado di veicolare una miriade di messaggi. Spesso ci troviamo a raccontare gesti fuori luogo o del tutto non in linea con il vivere civile, ma quel che è accaduto durante la finale della Emirates Intercontinental Cup rientra nell’alveo di quei gridi silenziosi ma potentissimi. Protagonista di questa vicenda è la nazionale iraniana di Beach Soccer che qualche giorno fa ha vinto la finale contro il Brasile. Prima l’inno non cantato, poi i mancati festeggiamenti nonostante la vittoria. In mezzo il gesto del calciatore dell’Iran Saeed Piramoon che dopo aver segnato ha fatto un gesto inequivocabile per esprimere la sua vicinanza alle donne del suo Paese che da mesi lottano e manifestano (nonostante la repressione violenta del regime) per i loro diritti dopo l’uccisione di Mahsa Amini.

Saeed Piramoon, il calciatore iraniano si “taglia” una ciocca di capelli

Dopo aver segnato il gol, Saeed Piramoon finge di raccogliersi i capelli per formare una ciocca. Poi, con l’indice e il medio della mano destra, fa il gesto della forbice e simula il taglio della ciocca di capelli. Si tratta di un’iniziativa che, fin dall’uccisione di Mahsa Amini (e di altre donne) per la sola “colpa” di “aver indossato male l’hijab in pubblico”, ha coinvolto moltissime donne in tutto il mondo. E il calciatore iraniano (con la sua Nazionale che è seconda nel ranking del beach soccer) ha deciso di mostrare a tutti quello che è diventato un simbolo di libertà.

Prima del fischio d’inizio, i calciatori iraniani avevano deciso di non cantare l’inno nazionale. Poi, al termine della partita, la scelta di non prodursi in esultanze. Un segno di vicinanza che, però, non è piaciuto al governo di Teheran che ha già annunciato che saranno prese conseguenze da parte della Federcalcio iraniana nei confronti non solo di Saeed Piramoon, ma anche dei suoi compagni di nazionale.

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