Fact checking
Le sanzioni promesse a Rousseau dal Garante della Privacy
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-01-02
L’indagine sugli attacchi hacker che nei mesi scorsi hanno coinvolto il sistema operativo e altri siti web riconducibili al M5S è in dirittura d’arrivo.
Il Garante della Privacy si riserva di valutare sanzioni nei confronti dell’Associazione Rousseau, responsabile del trattamento dati del sito del Movimento 5 Stelle e della piattaforma Rousseau, al termine dell’indagine sugli attacchi hacker che nei mesi scorsi hanno coinvolto il sistema operativo e altri siti web riconducibili al M5S. Lo scrive l’agenzia di stampa Adn Kronos.
Le sanzioni a Rousseau dal garante della privacy
Nei mesi di agosto e settembre, a seguito di notizie di stampa e di alcune segnalazioni pervenute all’Ufficio, il Garante ha infatti aperto un’istruttoria in relazione agli episodi di violazione dei sistemi informatici M5S. “La mancata designazione delle società Wind Tre S.p.a. e Itnet S.r.l. quali responsabili del trattamento dei dati personali degli utenti dei diversi siti riferibili al Movimento 5 Stelle – si legge nel provvedimento del 21 dicembre reso noto oggi – configura l’illiceità del trattamento medesimo in ragione della comunicazione dei dati a soggetti terzi, in mancanza del consenso degli interessati”.
Pertanto, l’Authority “si riserva di verificare, con autonomo procedimento, la sussistenza dei presupposti per l’eventuale contestazione delle sanzioni amministrative di cui all’art. 162, comma 2bis del Codice”. Nel provvedimento il Garante indica una serie di misure per aumentare il livello di sicurezza del sistema operativo, per rendere più consapevoli gli utenti dei flussi di dati personali (sia rispetto alle varie componenti della cosiddetta galassia 5 Stelle, sia rispetto alle società esterne che svolgono ruoli di supporto tecnico), per evitare il ripetersi di episodi del tipo di quelli verificatisi.
Le spiegazioni di Davide Casaleggio
Al riguardo, Davide Casaleggio, legale rappresentante dell’Associazione Rousseau, “nel fornire copia di un contratto per servizi di housing e sicurezza gestita stipulato dall’Associazione Rousseau con Wind Tre S.p.a., ha dichiarato che ‘le funzioni sistemistiche sono affidate da Wind Tre S.p.a. alla società Itnet S.r.l. che mette a disposizione dell’Associazione alcuni tecnici’; peraltro, con successiva nota trasmessa in data 18 ottobre 2017, il dottor Casaleggio ha fornito i nominativi di quattro soggetti ai quali sono stati conferiti ruoli (e relative funzioni) riconducibili alla figura del c.d. ‘amministratore di sistema'”. Ma le due società, evidenzia il Garante, “dovrebbero essere entrambe nominate quali responsabili del trattamento da parte del relativo titolare”.
“Il portale web del Movimento 5 Stelle e parte della piattaforma Rousseau sono stati realizzati avvalendosi di un prodotto software, il Cms Movable Type che, nella versione Enterprise 4.31-en, è risultata affetta da indiscutibile obsolescenza tecnica”, mentre “il blog www.beppegrillo.it utilizza invece una versione del Cms Movable Type ancora più risalente (versione 3.35), con la quale la registrazione delle password avveniva in chiaro”, spiega l’Authority. Inoltre, “i vulnerability assessment commissionati dall’Associazione Rousseau hanno evidenziato una serie di criticità cui sarebbe stato possibile porre rimedio avvalendosi di una metodologia di sviluppo del software maggiormente strutturata, che avesse contemperato la tempestività realizzativa delle nuove funzionalità con una attenta valutazione e prevenzione dei rischi informatici”.