Opinioni
Rossopomodoro: la risposta dell’azienda al video del deodorante ai dipendenti di colore
neXtQuotidiano 28/01/2019
Rossopomodoro in un comunicato stampa spiega la sua posizione rispetto al video diventato virale su Facebook in cui alcuni dipendenti stranieri vengono spruzzati di deodorante nella cucina del ristorante alla stazione centrale di Milano. L’azienda prende nettamente le distanze dall’episodio ripreso nel video e annuncia di aver immediatamente avviato una inchiesta interna. Qui il link al […]
Rossopomodoro in un comunicato stampa spiega la sua posizione rispetto al video diventato virale su Facebook in cui alcuni dipendenti stranieri vengono spruzzati di deodorante nella cucina del ristorante alla stazione centrale di Milano. L’azienda prende nettamente le distanze dall’episodio ripreso nel video e annuncia di aver immediatamente avviato una inchiesta interna. Qui il link al video
Rossopomodoro: deodorante ai dipendenti di colore, la risposta dell’azienda al video
Si scatenano i social per un video postato in rete in cui si vede un dipendente di Rossopomodoro spruzzare deodorante verso i colleghi all’interno del punto vendita di Milano Stazione Centrale. Rossopomodoro prende le distanze e si dissocia fermamente dal comportamento discriminatorio che non appartiene né per costume, né per tradizione, né per vocazione all’azienda di origine partenopea. L’amministratore Delegato Roberto Colombo precisa che il Gruppo Sebeto ha tra i suoi collaboratori ragazzi e ragazze di diverse etnie e di tutte le regioni d’Italia e che non si sono mai verificati in tanti anni di storia del gruppo, problemi di questo genere.
Nello stesso tempo l’AD Sebeto conferma che la direzione non ha mai ricevuto doglianze dai suoi dipendenti o da chicchessia per comportamenti inadeguati del proprio personale e che sulla vicenda è stata disposta una inchiesta interna all’esito della quale saranno assunti tutti i provvedimenti che risulteranno necessari per preservare l’onorabilità dell’azienda. Rossopomodoro assume ed ha sempre assunto il personale indipendentemente dalle proprie origini tant’è che nella forza lavoro già attiva in Italia i dipendenti provenienti da fuori Italia rappresentano il 35% della forza lavoro complessiva.