Roma Multiservizi dice che le Iene si sono inventate tutto sulla differenziata non raccolta

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-10

“Con riferimento al servizio televisivo andato in onda martedì 8 ottobre 2019 su Italia 1 nell’ambito della trasmissione ‘Le Iene‘, i cui contenuti sono stati ripresi oggi da varie testate giornalistiche, Roma Multiservizi Spa, indignata dalle notizie false diffuse e sorpresa del comunicato stampa diffuso da Ama Spa, rappresenta di aver sempre operato con la …

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“Con riferimento al servizio televisivo andato in onda martedì 8 ottobre 2019 su Italia 1 nell’ambito della trasmissione ‘Le Iene‘, i cui contenuti sono stati ripresi oggi da varie testate giornalistiche, Roma Multiservizi Spa, indignata dalle notizie false diffuse e sorpresa del comunicato stampa diffuso da Ama Spa, rappresenta di aver sempre operato con la massima trasparenza e correttezza nell’esecuzione dell’appalto Ama Und ossia raccolta dei rifiuti delle Utenze non domestiche”. Lo precisa in una nota la societa’ Roma Multiservizi. “Il giornalismo d’inchiesta è un valore di ogni sistema democratico e in quanto tale va tutelato e incentivato. Nondimeno, in questo caso, non e’ stato fatto del giornalismo di inchiesta ma sono stati ripresi una serie di fatti e immagini slegati l’uno dall’altro e volutamente uniti insieme da una narrazione distorta che riteniamo preordinata soltanto a ledere il buon nome e la reputazione di Roma Multiservizi”, prosegue il comunicato. La Societa’, in particolare, precisa che: “Le riprese si riferiscono, innanzitutto, al secondo giro notturno effettuato dagli operatori nel centro storico di Roma, un turno aggiuntivo richiesto da Ama proprio in tale fascia notturna per potenziare il servizio che già avviene in quelle stesse aree in orario diurno (O.d.S. 13 del 29 maggio 2019); il corrispettivo che Roma Multiservizi riceve da Ama non è legato al numero di ‘badgiate’ effettuate dagli operatori. La fatturazione avviene mensilmente a canone e non è direttamente correlata a quanto rilevato dai badge; il badge serve per tracciare il passaggio presso tutti i punti di ritiro previsti. Da qui anche l’invito agli operatori a registrare sempre e puntualmente il passaggio da parte dei coordinatori del servizio, anche in caso di assenza di rifiuto, così come previsto dai documenti di gara; non corrisponde al vero che gli operatori non raccolgono i rifiuti, i dati ufficiali di raccolta nei 10 mesi di servizio riportano dati importanti e certificati.

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“Considerato che tale modo di condurre inchieste rappresenta un fatto penalmente, civilmente e ancor prima deontologicamente rilevante”, Roma Multiservizi “respingendo la ricostruzione dei fatti offerta dal programma, si riserva di tutelare le proprie ragioni nelle opportune sedi, anche giudiziarie, per restituire un quadro informativo aderente alla realtà nel rispetto della città e dei suoi dipendenti. In proposito, la Società da’ conto di aver già sporto querela nei confronti della troupe che ha fatto irruzione negli uffici senza alcuna autorizzazione”. Roma Multiservizi, concludendo, ribadisce che “conduce ogni attività aziendale nel pieno rispetto delle regole, pertanto eventuali comportamenti devianti da parte di singoli dipendenti, a qualsiasi livello, sarebbero non in linea con la politica aziendale e sarebbero oggetto, ove conosciuti, di dura reprimenda in tutte le sedi. Nel contempo, pero’, non possono essere accettate iniziative che mirano esclusivamente a diffamare e ledere la reputazione della società e delle migliaia di lavoratori che quotidianamente, in vari contesti, offrono un efficiente servizio alla collettività”.

Ieri il comunicato di AMA non ha però difeso in alcun modo Roma Multiservizi, non sostenendo nulla di quello che viene detto in questo comunicato ma facendo sapere che ha contestato 300mila euro di inadempimenti a Multiservizi:

Ama, d’intesa con Roma Capitale, ha avviato un’indagine interna per accertare le responsabilità del Raggruppamento temporaneo d’impresa (RTI), guidato dalla societa’ Roma Multiservizi, a cui è affidato il servizio di raccolta differenziata ‘porta a porta’ presso le utenze non domestiche (bar, ristoranti ed esercizi commerciali) nell’area del centro storico. Il referente aziendale responsabile del procedimento, spiega una nota, ha già fornito alle autorità competenti della Procura della Repubblica tutte le informazioni necessarie all’accertamento dei fatti. L’azienda, che per il suo ruolo e’ comunque in ogni caso parte lesa – prosegue la nota di Ama in riferimento a un servizio de ‘Le Iene’ – si è messa a disposizione degli organi inquirenti e resta pronta a fornire ulteriori, eventuali chiarimenti.

Le immagini trasmesse ieri sera hanno evidenziato palesi anomalie da parte di alcuni operatori della ditta fornitrice del servizio nell’esecuzione dello stesso, affidato dalla stazione appaltante. Ama già da tempo ha avviato verifiche sulla corretta esecuzione da parte dei fornitori di questo servizio, affidato con bando di gara n. 2/2018. Si pensi che, fino ad oggi, alla sola RTI oggetto di indagine sono stati contestati inadempimenti per oltre 300 mila euro relativi ai soli servizi sul centro storico. Qualora gli accertamenti in corso configurassero tali fatti come una vera e propria truffa ai danni di Ama, la municipalizzata capitolina per l’Ambiente agirà in tutte le sedi opportune a tutela della sua immagine e dei suoi interessi.

Leggi anche: Le Iene, la grande truffa della differenziata non raccolta e Virginia Raggi che scappa

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