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Roberto Fiore deve rimanere in prigione, respinta la richiesta di scarcerazione

neXtQuotidiano 31/12/2021

Il leader di Forza Nuova aveva inoltrato la richiesta di trasferimento dopo un caso di positività al Covid nella casa circondariale in cui è detenuto

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Le ha provate tutte, anche giocando la carta di una persona positiva all’interno della casa circondariale in cui è rinchiuso dopo l’assalto alla sede romana della CGIL. Insomma, aveva estremizzato quel pericolo pandemico che aveva sempre minimizzato nelle sue manifestazioni di piazza contro il Green Pass e tutti gli altri provvedimenti presi dai governi per contenere la curva epidemiologica. Ma ora Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, dovrà rimanere in prigione visto che la sua richiesta di scarcerazione è stata respinta.

Roberto Fiore, respinta la sua richiesta di scarcerazione

Solo qualche giorno fa, attraverso un’istanza presentata dal suo avvocato, Roberto Fiore aveva chiesto di uscire dal carcere di Poggioreale perché in quel penitenziario c’era un detenuto risultato positivo al Covid. Il suo legale aveva parlato di “attentto alla vita” del suo assistito e ha ribadito questa posizione anche oggi, quando il gip e il magistrato che segue questa indagine hanno detto no alla richiesta, come fatto già in passato con altre istanze simili. Il tutto è stato spiegato in questa nota:

“Premesso che le istanze analoghe a quelle in esame sono state, di recente, proposte e respinte – scrive – e osservato che gli elementi di novità, rispetto al quadro valutato dal tribunale per il riesame, sono costituiti dagli esiti delle indagini difensive già sottoposti alla valutazione del gip e di recente, con ordinanza del 23 dicembre scorso, ritenuti inidonei a sorreggere una ricostruzione diversa da quella operata in occasione dell’emissione dell’ordinanza applicativa della misura custodiale inframuraria e rilevato, quanto alla persistenza delle esigenze di cautela, che alcun elemento nuovo è stato indicato se non il decorso del tempo che, pacificamente, non costituisce di per sé solo dato idoneo a fondare una valutazione di attenuazione ovvero esclusione delle esigenze cautelari e che anche le prospettate questioni relative alle condizioni di salute del Fiore sono state esaminate in occasione della decisione della recentissima istanza. L’unico, ulteriore, elemento portato all’attenzione di questo ufficio è dato dalla rilevazione di un caso di positività all’interno della casa circondariale. Permangono le condizioni che hanno portato all’emissione della misura così come le esigenze di cautela e non sono stati offerti nuovi, significativi elementi di valutazione. È onere della direzione sanitaria della casa circondariale segnalare eventuali significativi mutamenti relativi alle condizioni di salute dei detenuti, e allo stato non sono pervenute segnalazioni. Per questo motivo si impone il rigetto dell’istanza”.

Insomma, Roberto Fiore resterà in carcere e i problemi sanitari che potrebbero emergere all’interno del penitenziario campano devono essere segnalati dalla direzione che si occupa di ciò e che, per il momento, non ha inviato segnalazioni. Il leader di Forza Nuova, dunque, rimarrà in cella.

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