Roberto Fico si arrabbia con La Stampa

Fico guida i 70 parlamentari che stanno processando il vicepresidente della Camera: “Comunque vada, non mi ricandido. Non ho fatto l’attivista dal 2005 per vedere il Movimento trasformarsi in questo modo". Ma lui smentisce tutto su FB

«Oggi sulla “Stampa” ancora una volta e per l’ennesima volta durante questi anni ci sono ricostruzioni fantascientifiche addirittura con i miei virgolettati. Lo ripeto qui una sola volta e poi non lo ripeto più. Nel movimento cinque stelle non ci saranno mai correnti interne»: Roberto Fico su Facebook smentisce oggi un articolo uscito sull’edizione on line della Stampa e tratto da Supernova, il libro di Canestrari e Biondo sui grillini rampanti. Nel pezzo a firma di Iacopo Jacoboni si parla di 70 parlamentari contrari alla linea Di Maio – Di Battista – Casaleggio e pronti a supportare il membro del direttorio napoletano:



Tutti guardano a Roberto Fico, perché lui è il Movimento originario, è uomo disinteressato, un militante vero, antico, e con un rapporto diretto con Grillo. Ma Fico è scorato, perché già si è rivolto a Grillo, ma ottenendo questo magrissimo e elusivo contentino: «Sapete cosa mi ha risposto Beppe? – confessa agli amici più cari – Ci riuniamo in una stanza tu io e Luigi, voi vi dite le cose che vi stanno sullo stomaco e poi riprendiamo a lavorare». Eppure Roberto è deciso ad andare avanti, scrive Supernova. Non vuole vedere il Movimento trasformarsi in quello che diceva di non essere: un partito, e nelle mani di comportamenti arrivisti e gruppi di pressione esterni, e opachi. È così che il presidente della Vigilanza Rai, in una delle riunioni della Rivolta, si spinge a dire: «Comunque vada, non mi ricandido. Non ho fatto l’attivista dal 2005 per vedere il Movimento trasformarsi in questo modo. Devo fare il possibile…», confessa ai suoi. E in ogni caso, chiarisce, «qui dopo due mandati andiamo tutti a casa». Segno che c’è stato eccome – scrivono Biondo e Canestrari – chi ha pensato e tentato di mettere in discussione quella regola, che è il totem del Movimento.


Fico non sembra molto contento:



Si lavora tutti ad un obiettivo comune che è quello di cambiare il Paese e di restituirlo ai cittadini italiani praticando la democrazia diretta. Questo è il percorso a cui tutti abbiamo aderito e che rispetteremo fino in fondo senza indugio. Questa è l’enorme differenza tra il movimento e tutti gli altri partiti politici. Il movimento rimane leale a se stesso, tutto il resto sono chiacchiere da bar. Avanti!

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