La resistenza a oltranza di Maria Elena Boschi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-12-17

La sottosegretaria non ha intenzione di mollare anche dopo il caso Vegas. Parte del partito la sostiene, gli altri sono in silenzio

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Si candida a Roma nel collegio delle ultime primarie. No, anzi, in Campania dove è in buoni rapporti con il sindaco di Ercolano. Oppure in Trentino, come scrivevano ieri i giornali. Maria Elena Boschi a Otto e Mezzo ha espresso la sua preferenza, “se il partito vuole”, per un collegio in Toscana, ovvero la terra da dove proviene e dove però sarebbero presenti le maggiori ostilità nei suoi confronti a causa della vicenda di Banca Etruria. Mentre il mistero verrà sciolto solo all’atto della presentazione delle liste, la Boschi, scrive oggi Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera, tiene duro e non ha alcuna intenzione di mollare anche perché la maggioranza del segretario Renzi continua a difenderla a oltranza:

La linea del Pd resta la stessa di giovedì scorso. La sottosegretaria è sempre convinta che «mollare» sia un errore, anche se è provata per quello che al Nazareno qualcuno definisce «un vero e proprio piano per farla fuori orchestrato anche da esponenti dello stesso Pd e che ha come obiettivo quello di azzoppare Renzi».
«Non dobbiamo stare sulla difensiva e non possiamo farci dettare l’agenda dagli altri con le banche sempre al centro. Si va avanti,tanto il danno che ci potevano fare lo hanno fatto,ma prima o poi la verità verrà a galla», è l’esortazione che il segretario rivolge ai fedelissimi. La strategia, in estrema sintesi, è questa: affrontare la bufera, lasciar lavorare la Commissione, e far sì che questa polemica si esaurisca prima delle feste natalizie per evitare che qualcuno la tiri fuori a quindici giorni dal voto.

matteo renzi maria elena boschi
Il Partito Democratico intende però rilanciare anche su Bankitalia, tornando a chiamare in causa la vigilanza e il governatore nella speranza, assai peregrina, che incolpare via Nazionale serva a discolpare gli altri. Nessuno al Nazareno sembra rendersi conto del fatto che agli occhi dell’opinione pubblica le altre responsabilità arriverebbero semmai in aggiunta a quelle già delineate. Renzi intanto preannuncia “bombe” sul M5S riguardo il tema fake news e c’è chi pensa che gli sms di Vegas a Boschi dovrebbero occupare il dibattito pubblico al posto delle discussioni sulle banche:

I renziani si domandano per quale ragione «l’inusuale» invito a casa di Vegas a Boschi non abbia fatto clamore, anche perché pare che di sms, pure notturni,ce ne siano diversi. Renzi comunque è per la strategia d’attacco. Orfini ancor di più. Ma nel Pd non sono tutti su questa linea. C’è chi preferisce tenersi un po’ defilato come il ministro della cultura Franceschini o quello dell’Interno Minniti, preoccupati per quella che definiscono «una situazione difficile».

Leggi sull’argomento: Tutta la storia del caso Boschi-Vegas

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