Renzi pensa a candidarsi segretario del PD?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-09-11

Repubblica: l’ex segretario ha davanti un bivio a tre vie. Rinvio del congresso, candidatura forte o…

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Goffredo De Marchis su Repubblica oggi racconta che Matteo Renzi si sta preparando per il congresso del Partito Democratico con una due giorni a Salsomaggiore per anticipare la Leopolda e con un’idea: quella di ricandidarsi alla guida del PD.

«Io non volevo solo partecipare alle feste, volevo avere il potere di farle fallire», dice Jep Gambardella. In realtà il primo obiettivo della corrente somiglia alla filosofia del protagonista della Grande Bellezza, anche fa parte del gioco politico. Evitare il congresso. Niente primarie, niente conta. Rimane segretario Maurizio Martina, poi si vede. Così vengono salvati gli equilibri attuali. Ma è un’impresa quasi impossibile.

La macchina è partita, nessuno capirebbe una marcia indietro. Per colpire il bersaglio comunque occorre far sentire il proprio peso, la propria forza. Prima che venga svuotata dagli avversari. Senza candidato o, peggio ancora, con tanti potenziali candidati buttati lì nella mischia quotidiana, i renziani rischiano di diventare un esercito in rotta. Perciò serve un segnale. Non si poteva aspettare l’appuntamento della Leopolda, che per tradizione è aperto, non di partito.

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Renzi aveva detto la settimana scorsa a Barbara Palombelli di non avere intenzione di ricandidarsi, anche se aveva anche precisato di non aver ancora deciso se votare Zingaretti. Secondo Repubblica invece l’ex segretario avrebbe una serie di piani alternativi: il primo, appunto, è quello di rimandare il congresso. Il secondo è trovare un candidato alternativo a Zingaretti: il nome forte, al netto dei test volanti su altri candidati (Matteo Richetti, Teresa Bellanova, Anna Ascani, Ettore Rosato), rimane Graziano Delrio, sempre che accetti. Poi c’è la terza ipotesi:

Ma resta in piedi la scelta clamorosa, sorprendente e sicuramente più gradita al popolo renziano: la candidatura di “Matteo”. Per quello Renzi nelle feste continua a non dire chiaramente che lui starà un passo di lato: «Non importa quello che faccio» ma anche «pensavano di essersi liberati di me, si sbagliavano». Terza ed estrema alternativa: sostenere Zingaretti. Stringere un patto con le altre correnti, fare una propria lista di appoggio e spingere il governatore del Lazio. Sempre che lui accetti, sempre che ci siano le condizioni per una piroetta tanto azzardata.

EDIT: “L’articolo di oggi di Repubblica a firma di Goffredo De Marchis e’ totalmente privo di fondamento. La Leopolda si terra’ dal 19 al 21 ottobre, come previsto. Il congresso si terra’ quando il segretario Martina avviera’ la procedura statutaria e comunque nessuno intende chiederne il rinvio. Chi ha seguito gli ultimi eventi di Matteo Renzi a Ravenna, Firenze, Bologna, Milano avra’ notato un calore e un affetto del popolo PD ben diverso da quello che viene raccontato, quotidianamente, da Repubblica”. Cosi’ l’ufficio stampa di Matteo Renzi.

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