Renzi: «Su Marino ha deciso Orfini»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-10-20

L’agenzia di stampa ANSA riporta un dialogo sul palco della Leopolda tra Federica Angeli e Matteo Renzi: “Del Pd non ho mai capito, e per me è stato un errore che oggi paghiamo, la cacciata di Marino (sindaco di Roma, ndr)”, ha detto la giornalista sul palco della Leopolda a Firenze. “Un giorno ti porto …

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L’agenzia di stampa ANSA riporta un dialogo sul palco della Leopolda tra Federica Angeli e Matteo Renzi: “Del Pd non ho mai capito, e per me è stato un errore che oggi paghiamo, la cacciata di Marino (sindaco di Roma, ndr)”, ha detto la giornalista sul palco della Leopolda a Firenze. “Un giorno ti porto a cena con Orfini, io non c’entro”, ha risposto l’ex premier parlando dell’allora commissario del PD a Roma, attuale presidente dem.

renzi biliardino orfini 1

Della caduta di Marino ha parlato qualche tempo fa Luciano Nobili, renzianissimo del PD Roma parlò con il Foglio in un’intervista rilasciata a Salvatore Merlo: “La sera del biliardino dicemmo che si doveva salvare Marino a tutti i costi. E solo dopo pochi mesi decidemmo invece di mollarlo. Mi rendo conto che in quei giorni non siamo stati comprensibilissimi. Tuttavia va tenuto conto di un fatto, della complicazione del momento, della pressione mediatica, dei troppi pasticci del sindaco. Certo una cosa è indiscutibile, il prezzo del fallimento di Marino lo stiamo pagando ancora oggi”. L’errore che Nobili segnalava quindi non era stato aver cacciato Marino, ma mandare messaggi contraddittori prima confermandolo e poi cacciandolo qualche tempo dopo. La “sera del biliardino” che rievoca Nobili è invece quella in cui l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi si presentò alla Festa dell’Unità insieme a Matteo Orfini, Luca Lotti ed altri fedelissimi prima per discutere del sindaco di Roma e poi per godersi una partita a calcio-balilla.

renzi orfini playstation

All’epoca una nota di Orfini chiuse la discussione: “Leggo un dibattito surreale innescato da un articolo de Il Foglio. Ci tengo a ribadire quello che ho sempre detto in questi anni: la scelta di porre termine all’esperienza Marino dopo che l’ex sindaco ritirò le dimissioni che aveva presentato fu mia. Solo ed esclusivamente mia. Non consultai nessuno se non i consiglieri comunali e gli assessori del Pd chiedendo loro di seguire quella indicazione. Dal giorno dopo li ho sempre difesi dagli attacchi strumentali che subirono e intendo farlo anche oggi, nonostante alcune ricostruzioni piuttosto creative. Perché allora fecero la cosa giusta, ponendo termine a una esperienza amministrativa inadeguata. A due anni di distanza ritengo che la scelta di mandare via un sindaco inadeguato e – stando alle sentenze di secondo grado della magistratura – disonesto fosse l’unica scelta possibile in un partito serio”.

Leggi sull’argomento: La resa di Salvini sul condono

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