Opinioni
Renzi che in un pomeriggio di agosto a caso butta giù il governo
di dipocheparole
Pubblicato il 2020-07-06
Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera oggi racconta una scena in cui sono protagonisti i parlamentari renziani a cena al dehors di Emma, pizzeria gourmet dietro Campo de’ Fiori: Focaccia calda e Franciacorta freddo di benvenuto. Chiacchiere. Pettegolezzi. La più famosa del tavolo dice: «Devo raccontarvi di Matteo. Era in grande forma. Allora: ha iniziato la telefonata spiegandomi che […]
Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera oggi racconta una scena in cui sono protagonisti i parlamentari renziani a cena al dehors di Emma, pizzeria gourmet dietro Campo de’ Fiori:
Focaccia calda e Franciacorta freddo di benvenuto. Chiacchiere. Pettegolezzi. La più famosa del tavolo dice: «Devo raccontarvi di Matteo. Era in grande forma. Allora: ha iniziato la telefonata spiegandomi che non ci conviene far cadere il governo adesso e che, anzi, dobbiamo essere pappa e ciccia con Palazzo Chigi. Poi mi ha salutato dicendomi che però, se grillini e Pd insistono con il sistema proporzionale, sceglie un pomeriggio di agosto a caso, e Conte lo butta giù». Risate perfide. La serata promette bene. Un altro giro di Franciacorta, grazie.
Il retroscena è la scusa per raccontare le mille giravolte di Renzi con la scalata al Partito Democratico, l’arrivo al governo, l’addio e la promessa mancata di ritirarsi dalla politica dopo la sconfitta nel referendum. Ma è interessante da notare per l’accenno alla legge elettorale, oggi che MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico vanno verso una riforma in senso proporzionale che avrebbe l’effetto di mitigare la vittoria di Lega e Fratelli d’Italia e di assegnare a Forza Italia il vessillo di ago della bilancia della coalizione: anche Renzi non vuole una legge proporzionale ma per il motivo opposto, ovvero perché rischierebbe di ridurre o addirittura azzerare la presenza di Italia Viva in parlamento. Di qui l’ostilità dell’ex presidente del Consiglio alla riforma. E il tutto potrebbe aprire scenari politici nuovi. E fantascientifici.