Il sistema dei colori è destinato a cambiare. Le indiscrezioni delle ultime settimane, condite dalle classiche e immancabile polemiche politiche, sono state confermate quest’oggi dal Ministro della Salute Roberto Speranza. I famosi criteri che fino ad ora, hanno portato a una classificazione quadricolore (bianco, giallo, arancione e rosso) in base al livello di rischio epidemiologico, saranno rivisti basandosi su alcuni princìpi più attuali. Il tutto dovrebbe avvenire prima delle prossime ordinanza sulle regioni gialle (probabilmente da lunedì 26 luglio).
I criteri rimarranno gli stessi, ma a ogni paletto verrà assegnato un “peso” differente. Così Roberto Speranza, durante la riunione organizzata dalla nuova presidenza slovena Ue con i ministri di Germania, Portogallo e Slovenia, ha voluto rassicurare gli italiani dopo le polemiche degli ultimi giorni: “In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione è ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori”.
E sulla stessa lunghezza d’onda viaggia il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri che, ospite di SkyTg24, ha dichiarato: “Con l’aumento dei casi, ci sarà anche un aumento delle ospedalizzazione, ma non credo sarà così cospicuo. Abbiamo persone che ancora devono fare la seconda dose di vaccino e molti sono giovani. Quindi ci sarà qualche ricoverò in più, ma ora oggi occorre cambiare i parametri e le ospedalizzazioni devono avere un peso maggiore”.
In attesa di conoscere il destino del Green Pass (se sarà esteso il suo utilizzo seguendo il modello francese, o se ci saranno solamente alcune limitazioni d’accesso in determinati locali), dunque, l’Italia si appresta a cambiare quel sistema a fisarmonica che abbiamo conosciuto lo scorso autunno e che, dopo oltre un mese e mezzo in zona bianca, sembrava essere dimenticato. Maggior peso sarà dato alla situazione ospedaliera (sia il livello di saturazione dei reparti di terapia intensiva, sia i ricoveri ordinari nei reparti Covid) rispetto al numero dei contagi (si parla di trend settimanale, non di bollettino quotidiano) e all’indice di trasmissibilità del virus. Una svolta che, visti i numeri recenti, dovrebbe abbassare il livello di rischio di molte località che – applicando il protocollo in vigore ancora oggi – rischiavano di diventare Regioni gialle dal 26 luglio.
(foto da Facebook)