Italiani senza quorum: la grande sconfitta di Salvini e Renzi al Referendum

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2022-06-13

Bassissima l’affluenza alle urne per tutti e cinque i quesiti abrogativi sulla Giustizia

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La strana coppia Salvini-Renzi è la grande sconfitta di questa tornata referendaria. Gli italiani, infatti, hanno deciso di non andare a votare i cinque quesiti abrogativi del Referendum Giustizia, rendendo vano lo scrutinio avvenuto nella notte. Le urne si sono aperte domenica 12 giugno alle ore 7 e si sono chiuse alle 23 (o giù di lì, visti i problemi riscontrati a Palermo). Ma lo scarso appeal non è dovuto, sicuramente, a questi inceppamenti della macchina elettorale, come confermato dai freddi numeri.

Referendum Giustizia, l’affluenza più bassa della storia d’Italia

Secondo i dati raccolti dal Ministero dell’Interno (al numero totale e consolidato mancano pochi seggi, compresi alcuni Esteri), in totale ha partecipato al Referendum Giustizia meno del 21% degli italiani (con la forbice che balla tra il 20 e 21% tra i cinque quesiti, con il quorum fissato al 50%+1 degli aventi diritto al voto). Una vera e propria rinuncia generale su temi, come quelli delle leggi che si volevano abrogare, che non hanno suscitato un grande interesse pubblico. Cinque schede che non hanno coinvolto neanche un quarto della popolazione avente diritto al voto, nonostante la contemporaneità con le elezioni Amministrative che hanno coinvolto i cittadini di oltre 900 comuni.

E i due principali attori che hanno messo il volto sul Referendum Giustizia, Matteo Renzi e Matteo Salvini, sono i grandi sconfitti. In attesa dei dati finali sull’affluenza, infatti, questa tornata referendaria rischia di essere la meno apprezzata della storia della Repubblica italiana. Parlando, infatti, di voto popolare abrogativo, il peggior risultato storico fu toccato nel 2009, quando i tre quesiti (due sul premio di maggioranza alle liste collegate tra loro – sia alla Camera che al Senato – e uno sulla possibilità per un deputato di candidarsi in più di una circoscrizione) non superarono il 24% di affluenza.

I risultati dei cinque quesiti

Una sconfitta epocale, con un quorum lontanissimo. I risultati, come ovvio, hanno confermato quella tendenza: quando in Italia non si raggiunge il quorum, a “vincere” è la proposta fatta. Il quesito numero 1 (la scheda rossa, sulla Legge Severino) ha ottenuto quasi il 54% di sì; i quesito numero 2 (la scheda arancione, limitazione delle misure cautelari) ha conquistato oltre il 56% di sì; il quesito numero 3 (scheda gialla, funzioni speciali magistrati) ha superato il 74% di sì; il quesito numero 4 (scheda grigia, membri laici nei consigli giudiziari) ha conquistato il 72% di pareri positivi; il quesito numero 5 (scheda verde, elezioni membri togati CSM) come il precedente. Risultati che non saranno omologati per via del mancato (di molto, moltissimo) raggiungimento del quorum.

(Foto IPP/Gioia Botteghi)

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