Cuba dice sì al referendum su matrimonio egualitario e adozioni omosessuali

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Mentre in Italia si votava per portare al Governo uno dei partiti più conservatori degli ultimi anni, a Cuba si andava alle urne per un (sacrosanto) referendum di civiltà volto alla riforma del Codice della famiglia

Mentre in Italia si votava per portare al Governo uno dei partiti più conservatori degli ultimi anni, a Cuba si andava alle urne per un (sacrosanto) referendum di civiltà volto alla riforma del Codice della famiglia. Nello specifico, i cittadini dell’isola oltreoceano sono stati chiamati ieri ad esprimersi, tra le altre cose, sull’introduzione nel Paese dei matrimoni gay, delle adozioni gay e della maternità surrogata. La vittoria del Sì, che ha ottenuto quasi il 67% delle preferenze (3.936.790 voti a favore su 6.251.786 votanti), è stata annunciata oggi da Alina Balseiro, presidente del Consiglio elettorale nazionale (Cen): lo ha reso noto l’agenzia statale Prensa Latina. Balseiro ha affermato che, nonostante il conteggio debba ancora concludersi nei collegi di tre province, il Cen convalida i risultati come “validi e irreversibili”.



Cuba dice sì a matrimoni e adozioni gay: cosa prevede il nuovo Codice della famiglia

Il Referendum votato ieri dai cubani comprende una serie di misure spiccatamente progressiste, che di certo contribuiranno a rovesciare la tradizionale cultura machista dell’Isola. Il Codice della famiglia approvato (che conta ben 100 pagine) legalizza il matrimonio tra persone dello stesso sesso e le unioni civili, consente alle coppie dello stesso sesso di adottare bambini, promuove l’equa condivisione dei diritti domestici e delle responsabilità tra uomini e donne, porta novità nel contrasto alla violenza di genere e vieta il matrimonio infantile. Non solo: il Codice prevede pure il trasferimento della “responsabilità infantile” dei minori agli anziani, fondamentale per una terra di emigrazione come Cuba.

Il presidente Miguel Diaz-Canel si è recato alle urne assieme alla moglie dichiarando alla stampa che il Codice abolirà i pregiudizi e i tabù ancora (troppo) vivi nella società cubana. Il Governo negli ultimi giorni si era impegnato a trasmettere nelle tv e nelle radio spot che celebravano la diversità proprio per promuovere il Codice sottoposto a referendum. Non ci sono al momento osservatori esterni indipendenti nelle elezioni cubane, ma i cittadini hanno potuto osservare l’andamento del conteggio nei loro distretti già subito dopo il voto.