Opinioni

Quello che abbiamo imparato dalla pandemia

Del virus sappiamo decisamente di più che a gennaio ma non sappiamo ancora tutto:

  • è della stessa famiglia del raffreddore e, ragionevolmente, come il virus del raffreddore perde potenza con il caldo e il sole
  • la sua nocività dipende dalla quantità carica virale assunta
  • come tutti i virus si diffonde quando non c’è distanziamento sociale
  • l’inquinamento atmosferico aiuta il diffondersi del contagio
  • per dventare un problema sanitario ha bisogno di gran masse di contagiati
  • è letale con persone anziane o con persone con problemi di salute. Quindi i suoi effetti sono più evidenti in società come quella italiana che ha gran cura degli anziani fino all’ultimo giorno o in fasce di popolazione più disagiate socialmente ed economicamente come gli afroamericani e i latinoamericani in US
  • abbiamo trovato protocolli di cura abbastanza efficaci ma non ancora sufficienti a contenerne integralmente la letalità

vaccino coronavirus covid-19

Non abbiamo ancora capito

  • perché si sia diffusa in certe zone mentre in altre no. In altre parole perché a Milano si e a Roma no?
  • per quale misteriosa ragione il contagio, come dice Zangrillo, stia scomparendo (per il caldo, per il lockdown)?
  • se ritornerà in Autunno-Inverno e se avremo mai un vaccino che la curi.

Ma forse abbiamo capito molto più su noi stessi. Adesso è chiaro che

  • la classe politica (ma non solo quella italiana) è, nel suo complesso, più o meno all’ altezza di governare in tempi normali, ma completamente inadeguata in emergenze come questa
  • gli esperti di cui i politici si circondano e che pontificano in TV, sono per la maggior parte inadatti al ruolo e millantano competenze che non hanno (si sono presentati come esperti virologi persone che non erano mediche, si sono spacciati come modellisti matematici persone che non conoscevano la matematica). Di conseguenze è stato un fiorire di teorie manifestamente errate come il fatto che questa epidemia fosse pericolosa come un raffreddore o che se si faceva terminare il lockdown avremmo avuto in meno di un mese 150 mila persone in terapia intensiva. Ma il bestiario è infinito
  • ci sono due pesi e due misure. Perché bisogna essere distanziati di solo un metro nei luoghi di lavoro e ben di 5 sulla spiaggia? Perché riapre tutto fuorché scuola ed università?

Si è anche capito che

  • bisogna modificare il Titolo V della Costituzione per risolvere conflitti di competenza Stato-Regioni (ad esempio il lockdown poteva essere proclamato solo dal Governo o poteva essere proclamato dal singolo Governatore nell’ambito del territorio di sua competenza?)
  • bisogna modificare il codice degli appalti e semplificare la burocrazia (altrimenti non si può evitare il mancato approvigionamento di mascherine e di tools medicamentali)
  • la società sarà diversa: più smartworking, più e-commerce e meno assembramento. Inoltre sarà sempre più impellente investire nel digitale e in un’economia sostenibile
  • in tempi di lockdown ( ma solo in quelli? O sarà così anche dopo il Covid), vivere in un piccolo borgo è sicuramente meglio che vivere in città.

Quello, però, di cui tutti gli italiani sono certi è che questa classe politica sia totalmente inadeguata per gestire la inevitabile fase di ricostruzione del Paese, ma, che, purtroppo, non si vede all’orizzonte nessuna alternativa credibile. Questo è il punto di debolezza del nostro Paese, che vive questa situazione difficile senza farsi troppe speranze, con muta rassegnazione e con una rabbia sempre più montante ma che non riesce a sfogarsi in un qualche modo tipo manifestazioni di piazza.

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Vincenzo Vespri

Vincenzo Vespri è professore di matematica all’Università degli Studi di Firenze Oltre ad essere un professore universitario di Matematica che vede con sgomento l'università italiana andare sempre più alla deriva, sono anche un valutatore di progetti scientifici ed industriali (sia a livello italiano che europeo). Vedere nuove idee, vedere imprese che nascono, vedere giovani imprenditori che per realizzare le proprie idee combattono fatiche di Sisifo contro il sistema paleo-burocratico e sclerotizzato, è un' esperienza tipo Blade Runner: " Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser".