Quel che Salvini non ha capito quando dice che la “legge 194 va implementata” (citando il modello Ungheria)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-08-24

Il leader della Lega spiega che non c’è intenzione di cancellare la legge che garantisce il diritto all’aborto, ma poi mette sul tavolo una “implementazione”

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Non toccheranno la legge 194, ma c’è l’intenzione – almeno personale – di ritoccarla con una implementazione. A dirlo è il segretario della Lega Matteo Salvini che sostiene che all’interno di quella norma, in vigore dal 1978, manchino i sostegni economici nei confronti delle donne che devono decidere se portare a termine, o meno, una gravidanza. Peccato che la legge non sia “economica”, ma la sua natura è quella di garantire un diritto alle donne.

Salvini sulla legge 194 che deve essere implementata

In collegamento con “24 Mattino Estate” (su Radio24), il leader della Lega ha risposto a una domanda sulla legge 194 del 1978 che regolamento il diritto delle donne all’interruzione di gravidanza in Italia. Li ha rassicurato sul fatto che non vi sia alcuna intenzione di cancellare quella norma, ma ha proposto un’implementazione:

“Non toccheremo mai la legge 194, l’ultima parola spetta alla donna e non allo Stato. La 194, dal mio punto di vista, va implementata offrendo la possibilità di scelta a chi dovesse abortire per motivi meramente economici di poter far diverso con l’aiuto dei centri di aiuto alla vita. Molto banalmente: io non voglio tornare indietro, voglio solo andare avanti. Vorrei potenziare l’investimento economico per chi non ha alternative, perché la grande maggioranza delle donne che fanno quella scelta drammatica che ti segna la vita, se hai un sostegno economico…”.

La discussione è proseguita sui costi che ogni famiglia (o singolo genitore) deve sostenere nel percorso di crescita di un bambino e per questo Matteo Salvini ha proposto di seguire quanto fatto in Ungheria da Victor Orban, dove l’aborto è vietato se non in alcuni scasi specifici:

“La legge più avanzata per la famiglia è quella dell’Ungheria: là ci sono tantissimi aiuti, congedi parentali estesi anche ai nonni ed è tra le più avanzate d’Europa”.

Al netto del riferimento all’Ungheria, non propriamente un Paese in cui i diritti delle donne sono garantiti (specie se si parla di diritto all’interruzione di gravidanza), non è necessaria alcuna implementazione della legge 194 in Italia. Quella norma, infatti, serve solamente a garantire alle donne il diritto all’aborto, anche all’interno delle strutture pubbliche. Seguite dai professionisti, anche se nelle Marche – come denunciato questa mattina da Chiara Ferragni – tutto ciò è stato reso quasi impossibile. Un conto – dunque – è la legge vigente dal 1978, un altro è fornire sostegno economico alle famiglie o alle donne single incinte. Due mondi paralleli su cui non è necessario fare propaganda.

(Foto/IPP/Gioia Botteghi)

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