Il calendario per la ripresa del calcio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-28

La ripresa della stagione 2019-2020 il 13 o il 20 giugno. La stagione attuale si chiuderà ufficialmente il 31 agosto, la prossima si apre il giorno dopo

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Sarà un calendario complicato quello che segnerà la ripresa del calcio dopo l’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19. Oggi il governo dovrebbe dare (il condizionale resta d’obbligo) il via libera alla ripresa della stagione 2019-2020. Le date restano quelle: 13 giugno o 20 giugno. Più probabile la seconda. Poi sarà praticamente un anno senza soste. La stagione attuale si chiuderà ufficialmente il 31 agosto, la prossima si apre il giorno dopo. Con il mercato estivo che si svolgerà dal primo settembre al primo ottobre 2020. E poi via tutto d’un fiato fino all’Europeo del 2021. Il Messaggero spiega che il campionato 2021 partirà il 12 settembre (possibile lo slittamento al 19). Niente vacanze o quasi per i calciatori. Come già stabilito l’attuale serie A dovrebbe chiudersi il 2 agosto. Poi spazio a Champions ed Europa League con le finali già fissate il 29 e il 27 agosto. Juve, Atalanta, Napoli, Inter e Roma sono ancora in corsa. Di fatto, se dovessero arrivare in finale, niente vacanze.

. Di sicuro si chiederà che parte dei giorni in cui i calciatori sono stati fermi per il lockdown vengano tolti alle ferie (da contratto hanno 30 giorni).Così come la pausa natalizia sarà molto più breve. C’è anche la possibilità che si giochi durante le festività di Natale. C’è bisogno di rosicchiare slot utili a completare le 38 giornate a cui vanno aggiunte poi le gare di Champions ed Europa League 2021. Inizio fissato il 20 e il 22 ottobre e finali il 29 maggio e il 26 maggio. E poi vanno considerate le 8 gare dell’Italia, oltre alle sei di Nations League (4-7 settembre; 8-11 ottobre e 14-17 novembre) vanno aggiunte (una a ottobre e una a novembre) le due amichevoli con Inghilterra e Germania saltate a fine marzo.

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Il calendario per la ripresa del calcio (Il Messaggero, 28 maggio 2020)

E poi va aggiunta la Coppa Italia. Un trofeo irrinunciabile che porta diverse decine di milioni nelle casse. Immediatamente stoppata la voce che voleva che per la stagione 2020-2021 la competizione Nazionale non si giocasse. L’indiscrezione racconta invece che la Figc, oltre alla giurisdizione, vorrebbe anche l’organizzazione della Coppa. Da capire anche cosa ne sarà della Supercoppa. Da contratto ci sarebbe l’ultima finale da disputare in Arabia Saudita. Possibile invece che per quest’anno, per problemi legati al coronavirus e all’organizzazione, si decida di giocarla in Italia (in casa di chi ha vinto lo scudetto) e far slittare lo slot estero al 2022.

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