Quando Di Maio diceva che il M5S a Roma stava costruendo tre impianti per i rifiuti

di Mario Neri

Pubblicato il 2019-07-10

Bei tempi, eh? Era il 10 gennaio 2019, la campagna elettorale permanente era appena iniziata e Luigi Di Maio, con l’abituale faccia di palta che lo contraddistingue, sosteneva che l’amministrazione Raggi e il M5S Roma stessero costruendo tre impianti per i rifiuti. Non era ovviamente vero niente. Già all’epoca il Campidoglio faceva sapere invece che, …

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Bei tempi, eh? Era il 10 gennaio 2019, la campagna elettorale permanente era appena iniziata e Luigi Di Maio, con l’abituale faccia di palta che lo contraddistingue, sosteneva che l’amministrazione Raggi e il M5S Roma stessero costruendo tre impianti per i rifiuti. Non era ovviamente vero niente.

Già all’epoca il Campidoglio faceva sapere invece che, come sosteneva la Regione Lazio, non aveva ancora completato l’iter autorizzativo per due impianti di compostaggio, che verranno costruiti in più di tre anni e quindi non servono a risolvere alcuna emergenza a Roma. In ballo c’è anche un impianto di riciclo, anche se l’assessora (all’epoca) Pinuccia Montanari non l’aveva nominato. “Gli unici atti presenti in Regione, nel merito degli impianti, Roma li ha presentati per bloccare l’ecocentro a Rocca Cencia, progettato e presentato da Ama nell’aprile del 2015”, aveva precisato infatti poco dopo l’assessore regionale Buschini.

Ma d’altro canto il candidato premier M5S non è nuovo a raccontare barzellette su Roma: era solo l’ottobre del 2015 quando Luigi Di Maio favoleggiava degli sprechi e dei privilegi che il presidente della Commissione sulla Revisione della Spesa (Daniele Frongia) aveva trovato e di un miliardo di euro di spese inutili “da investire in trasporti, scuole, strade, servizi sociali e tanto altro”. Frongia, poi, sosteneva addirittura che potessero essere reinvestiti “nel giro di un anno” dopo le elezioni.

luigi di maio miliardo roma
Luigi Di Maio nel 2015 su Facebook

E poi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata.

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