Tutte le fantasiose alternative della Lega alla vaccinazione obbligatoria

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2021-09-04

Un documento firmato dai presidenti di regione della Lega propone alcune alternative per aggirare l’obbligatorietà del vaccino: il Carroccio in difficoltà dopo il voto contro il Green Pass in commissione Affari sociali

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Mentre si discute di rendere obbligatoria la vaccinazione contro il Covid in Italia, dopo le parole in conferenza stampa del presidente del Consiglio Mario Draghi che ha mostrato aperture in questo senso da parte del governo, cresce l’imbarazzo della Lega. Matteo Salvini aveva infatti guidato i suoi parlamentari quando due giorni fa in commissione Affari sociali alla Camera avevano votato contro l’obbligo di Green Pass, e adesso capeggia i suoi presidenti di regione che hanno stilato una lista di proposte per arginare l’obbligo vaccinale.

Cinque “idee” per spedire la palla in calcio d’angolo ed avere argomenti sui quali dibattere pur di sfuggire alle domande che iniziano a farsi insistenti sulla posizione “di lotta e di governo” del Carroccio. In cima alla lista c’è la promozione della campagna vaccinale, “riconoscendo – si legge in una nota – l’efficacia dell’impegno dei sindaci, delle Regioni, della struttura commissariale e del governo”. Salvini e i suoi governatori (Christian Solinas, Massimiliano Fedriga, Attilio Fontana, Maurizio Fugatti, Nino Spirlì, Donatella Tesei e Luca Zaia) ritengono che “un incremento delle adesioni può essere ottenuto con informazioni corrette, salvaguardando la libertà ed evitando obblighi o costrizioni, che potrebbero servire solo in via eccezionale per alcune categorie specifiche”.

La seconda proposta è l’uso del Green Pass “per favorire aperture in sicurezza a partire dai grandi eventi (per esempio, concerti o eventi sportivi), ma senza complicare la vita agli italiani”, con la chiosa finale che resta generica e non specifica assolutamente come risolvere la contraddizione, oltre – ovviamente – a non spiegare in che modo il lasciapassare possa “complicare la vita” a qualcuno.

A seguire ci si concentra sui tamponi, che dovranno essere gratuiti “per alcune categorie, così da permettere agevolmente l’ottenimento del Green Pass” (ad esempio per i minori che fanno sport) e la “possibilità di usare tamponi salivari molecolari per ottenere il Green Pass”, condizione in realtà già approvata in commissione Affari sociali.

Il quinto e ultimo punto della Lega chiede “l’estensione dell’utilizzo degli anticorpi monoclonali prescrivibili anche dal medico di medicina generale”: va però specificato che i pazienti con Covid che abbiano ricevuto terapia con anticorpi monoclonali, laddove non siano trascorsi almeno tre mesi dal trattamento, hanno diritto al green pass di guarigione valido 6 mesi.

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