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Chi difende il prof misogino contestato dagli studenti del liceo Bottoni, e perché proprio Pillon?
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-11-30
Il professor Martino Mora dal Liceo Bottoni di Milano aveva cacciato dalla classe tre studenti che in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”, avevano indossato “abiti femminili” in classe. Ma Pillon lo difende
La vicenda del professor Martino Mora dal Liceo Bottoni di Milano, che aveva cacciato dalla classe tre studenti “rei”, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”, di aver indossato “abiti femminili” in aula, non è ancora finita. Mentre per il docente potrebbe arrivare un provvedimento disciplinare, arriva in suo soccorso il senatore della Lega Simone Pillon.
Chi difende il prof misogino contestato dagli studenti del liceo Bottoni, e perché proprio Pillon?
“Tutta la mia solidarietà al docente del liceo ‘Bottoni’ di Milano, che si è rifiutato di far lezione perché alcuni studenti si erano presentati in classe vestiti da donne. In un mondo al contrario ora paradossalmente è lui a rischiare la sospensione. Le preziose differenze tra maschi e femmine si sono da sempre evidenziate anche nei vestiti e negli accessori”. Così il senatore della Lega, Simone Pillon, sul suo profilo social. “Trovo semplicemente folle questo tentativo ideologico di imporre l’indifferentismo sessuale. Ognuno si vesta come gli pare, ma a scuola, sul lavoro e nei luoghi istituzionali evitiamo stupide pagliacciate. Quanto alla sacrosanta lotta contro la violenza, credo esistano modalità molto più serie e incisive piuttosto che sciacquarsi la coscienza indossando la sottana una volta all’anno…”, conclude Pillon. Non serviranno comunque a molto le parole del leghista: la vicenda iniziata il 25 novembre, quando tre ragazzi si erano presentati in classe con abiti femminili potrebbe finire male per l’insegnante, come ha spiegato anche Giovanna Mezzatesta al quotidiano La Stampa: “Sto redigendo la relazione con i fatti accaduti, che sono due: il fatto che Mora non abbia assolto al compito di vigilanza poiché ha cacciato dalla classe tre alunni e, poi, che si sia rifiutato di fare lezione. Aggiungerò anche le varie schifezze che ha scritto su Facebook contro di me e contro la scuola. E appena sarà pronta la consegnerò all’ufficio scolastico provinciale, che prenderà provvedimenti nei suoi confronti”.