Opinioni
Il problema della statua di Montanelli
di Vincenzo Vespri
Pubblicato il 2020-06-16
I miei nonni paterni abitavano a Sarzana. Ogni domenica si andava a trovarli in treno. Quando ero ragazzo l’unico svago possibile in treno era leggere fumetti o libri. Le edicole delle stazioni erano fornite di espositori girevoli. In genere ne approfittavo per comprare libri di Salgari: Sandokan, il Corsaro Nero, Tremal-Naik erano i miei compagni […]
I miei nonni paterni abitavano a Sarzana. Ogni domenica si andava a trovarli in treno. Quando ero ragazzo l’unico svago possibile in treno era leggere fumetti o libri. Le edicole delle stazioni erano fornite di espositori girevoli. In genere ne approfittavo per comprare libri di Salgari: Sandokan, il Corsaro Nero, Tremal-Naik erano i miei compagni durante gli interminabili viaggi in quei trenini ciuf-ciuf. In una di queste occasioni, quando ero ancora alle medie, mia madre mi fece comprare “I Malavoglia” di Verga dicendo che era un capolavoro. Non riuscii a finire di leggerlo, non solo perché, a 12 anni, era un mattone più che un libro ma anche perché mi arrabbiavo con Padron ‘Ntoni. Perché mai, per rispettare la parola data, aveva dovuto condannare alla rovina la sua famiglia? Solo dopo qualche anno, quando maturai un po’, accettai l’idea che l’etica e la morale siano soggettive e dipendano sia dall’epoca che dalla nazione in cui si vive.
Mi ha, per questo, molto meravigliato che in un’epoca di relativismo etico come la nostra, dove si accetta la diversità, sia stata imbrattata la statua di Montanelli. L’atto è dovuto al fatto che Montanelli a 27 anni, durante la guerra etiope, si era sposato con una ragazza locale dodicenne. E’ chiaro che a vederlo con gli occhi di adesso si è comportato da pedofilo. Ma dobbiamo contestualizzare l’evento. Durante il fascismo la donna era vista come mero strumento riproduttivo, non poteva votare e, anche se avesse lavorato, avrebbe preso un salario nettamente inferiore all’uomo. Non è stato facile cambiare questa orrida mentalità. Mi ricordo che quando ero in terza media, una mia compagna di classe fu messa incinta da un suo cugino di 25 anni e di lì a poco, appena fu possibile per legge, le fu organizzato un matrimonio riparatore…. Era meno di 50 anni fa e, sinceramene, non c’è molta differenza fra questo caso e quello di Montanelli…
Ma se andiamo indietro con la storia…. se Montanelli è un pedofilo, allora Maometto? Sposò sua moglie Aisha quando lei aveva solo 6 anni e consumò il suo matrimonio quando ne aveva 9 (Maometto ne aveva 58…). Usando la stessa logica, i Sentinelli dovrebbero imbrattare tutte le moschee milanesi… Ma cosa sia considerato moralmente lecito, è chiaramente cambiato nel corso della storia. Se leggiamo l’Antico Testamento troviamo regole che appaiono, agli occhi di oggi, semplicemente folli. Levitico 25,44 afferma che si possono possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, purché siano acquistati in nazioni straniere. Se uno lavora di sabato, Esodo 35,2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte. Non è chiaro se mangiare crostacei sia un abominio (Levitico 11,10) maggiore o minore dell’omosessualità (Levitico 18,22), comunque sempre da punire con la morte. Levitico 21:20 afferma che chi ha difetti di vista non può avvicinarsi all’altare di Dio (chissà perché, i miopi sono esclusi dal Regno di Dio…). Levitico 19,27 vieta che si possano radere i capelli, compresi quelli vicino alle tempie. In Levitico 11, 6-8 viene detto che toccare la pelle di maiale morto rende impuri. In Levitico 19,19, è proibito sia piantare due diversi tipi di ortaggi nello stesso campo e sia indossare vesti di due tipi diversi di tessuto. Ma anche il comportamento di Dio stesso nel Vecchio Testamento è abbastanza questionabile. Nel libro dei Re, 2, 23-25 è raccontata la storia del profeta Eliseo che mentre saliva verso Betel, fu preso in giro da un gruppo di bambini che osarono chiamaro “crapapelata”. Eliseo, giustamente mortalmente offeso, li maledisse e Dio lo ascoltò immediatamente mandando 2 orse che sbranarono 42 bambini. Questa storia mi ricorda quella di Pai Mei in Kill Bill, vol 2. Il maestro di kung fu, che, per vendicarsi dell’offesa fattagli da un monaco shaolin che non aveva riposto al suo saluto, stermina un intero convento… Ma anche nel Nuovo Testamento, Dio non scherza… In Atti degli Apostoli 5,1-11: due anziani, Anania e Saffira decisero di vendere un campo che possedevano e di offrire una parte del ricavato agli Apostoli, dicendo però che si trattava dell’intera somma. Anania andò dunque a deporre il denaro ai piedi degli apostoli, ma alle domande di Pietro, che era a conoscenza dell’inganno, per la bugia detta, cadde a terra e morì all’istante. Più tardi, mentre lo portavano a seppellire, arrivò Saffira, ignara dell’accaduto: Pietro la interrogò e pure Saffira mentì sul ricavato dalla vendita; per cui anche lei cadde a terra e morì all’istante. Alla faccia della misericordia divina…
Inoltre come facciamo ad essere sicuri che la Legge debba sempre essere applicata? Mentre ero per lavoro in Ecuador, nella sua parte Amazzonica, la Provincia dell’Oriente, due tribù selvagge ebbero uno scontro e diversi loro guerrieri morirono. Iniziò un dibattito se, su queste morti, avesse dovuto intervenire la magistatura ecuadoregna perseguendo come assassini gli altri guerrieri che li avevano uccisi o se invece avessero dovuto essere considerati semplicemente come dei soldati morti in una guerra… Non so cosa alla fine abbiano deciso, ma, secondo me, la seconda soluzione sarebbe stata quella più giusta.
Insomma io credo che abbattere la statua di Colombo, imbrattare le statue di Montanelli e di Churcill, come pure vietare il presepe o i canti di Natale, siano tutti comportamenti molto miopi e di una estrema superficialità. L’etica e la morale sono, ohimè per noi, soggettive. Non esiste un centro di gravità permanente che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose, sulla gente. E soprattutto in una società liquida come la nostra, dobbiamo essere tolleranti verso le diversità dei nostri contemporanei, ma anche verso le tradizioni e verso i nostri avi. La diversità è funzione non solo dello spazio ma anche del tempo. Noi siamo molto diversi dai nostri nonni…