Economia
Popolare di Bari, slitta il piano industriale
neXtQuotidiano 21/11/2019
Sembra che Bankitalia, che ha in corso un’ispezione da tempo, non abbia ancora acceso la luce verde. II cda sarebbe stato rinviato di un’altra settimana
Slitta nuovamente il cda sul piano industriale: sempre più tortuosa la strada della Popolare di Bari verso il possibile rilancio. Per la seconda volta sarebbe stato rinviato il cda in programma oggi finalizzato al varo del piano industriale che dovrebbe prevedere l’ingresso di un partner (probabilmente Mediocredito Banca del Mezzogiorno) e lo scudo del Fondo Interbancario. Sembra che Bankitalia, che ha in corso un’ispezione da tempo, non abbia ancora acceso la luce verde. II cda sarebbe stato rinviato di un’altra settimana. MF oggi dice che è ora di prendere una decisione sulla banca:
Si dirà che stanno prevalendo campanilismi ed esclusivismi, gelosie e primazie nel mondo delle Popolari? E’ possibile, ma la spiegazione accurata dei vantaggi per tutti, suscettibili di derivare da una tale operazione, che potrebbe coesistere pure con il mantenimento di alcune specificità locali dei partecipanti, potrebbe stimolare ad aderire alla concentrazione. A suo tempo si era detto che la Bari avrebbe effettuato un’ operazione di scissione societaria che darebbe luogo a una cooperativa con alcune finzioni bancarie e a una spa con più ampie competenze creditizie. È un progetto ancora valido? O tutto viene rimesso in gioco con l’intervento che sarebbe effettuato dal Fidt?
Questo intervento, comunque, intenderebbe in qualche modo anche sfruttare le attività fiscali differite o si tratterebbe di un misura riguardante la sola Bari? E i ventilati rapporti dell’operazione con una partecipazione della banca del Mezzogiorno-Mediocredito centrale? Quali sarebbero le conseguenze per la governance attuale, anche perché il caso non è assimilabile a quello Carige, innanzitutto per l’assenza, allo stato attuale, di una gestione commissariale?
Insomma, lo gnommero va sciolto, innanzitutto perché non dobbiamo mai dimenticare la ferrea necessità di tutela dei risparmio e dei risparmiatori, nonché dell’ attenta considerazione degli investitori e del rispetto dei lavoratori tutti che hanno bisogno di certezze e di orientamenti chiari. Non possono essere disorientati alla giornata.
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