Poliziexit: l’ex vicequestore sospesa Nunzia Schilirò è stata licenziata

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2022-09-30

Aveva animato il dibattito pubblico per le sue proteste contro vaccino (con tante bufale a corredo) e green pass, prima della candidatura con Paragone

article-post

Dopo la sospensione, non c’è più spazio per lei nella Polizia. Ad annunciare il “licenziamento” è stata la stessa Nunzia Schilirò sui suoi canali social. La donna, ex vicequestore di Roma, aveva subito diversi procedimenti disciplinari nel corso degli ultimi mesi per le sue proteste contro il green pass, anche per l’applicazione delle norma a livello lavorativo. E ora si è arrivati alla rottura finale, con la comunicazione inviata dai dirigenti. Una notizia che arriva all’indomani dell’ufficializzazione della sua sconfitta elettorale. Si era, infatti, candidata al Senato con il movimento Italexit di Gianluigi Paragone.

Schilirò licenziata dalla Polizia a un anno dalla sua sospensione

Una delle anime più accese e riconoscibili dei mesi di polemiche e proteste contro vaccino e green pass, con manifestazioni pubbliche di dissenso e altre iniziative social, non ha esitato – ovviamente – a polemizzare dopo aver ricevuto la comunicazione da parte della Polizia:

“Cacciata dalla polizia per aver difeso la Costituzione e la libertà degli italiani. Il 28 settembre 2022 è stato decretato che i dirigenti di polizia sono schiavi del governo di turno. Dopo un anno di sospensione e di persecuzione con 7 procedimenti disciplinari, al quinto sono stata destituita. Licenziata per le mie dichiarazioni sul palco della manifestazione del 25 settembre 2021 e per tutte le mie successive dichiarazioni. Quelle, per esempio, in difesa dei portuali di Trieste, aggrediti a colpi di idrante, quando stavano seduti a terra, con il rosario in mano”.

Qualora fosse stata eletta in Senato, ovviamente, avrebbe dovuto congedarsi dal corpo di Polizia. Al mancato approdo in Parlamento (con Italexit che non ha conquistato neanche un seggio di rappresentanza per la prossima legislatura) dunque, si aggiunge il licenziamento. E Schilirò tira in ballo anche un altro episodio che ha fatto la storia della cronaca nera in Italia:

“I condannati per il G8 di Genova in servizio e, in certi casi, addirittura promossi. Io licenziata per aver esercitato il diritto costituzionale previsto dall’articolo 21. Quale libertà di espressione esiste in Italia? Vediamo quanti avranno il coraggio di dare questa notizia e quanti si ricorderanno di avermi offerto un lavoro e della mia risposta: ‘Fammi questa proposta quando mi avranno licenziato. Per ora, devo combattere”.

(foto: da “Non è L’Arena”, La7)

Potrebbe interessarti anche