Che cosa ha scritto (di assurdo) il giornale tedesco Frankfurter Rundschau su Dante

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-25

“Dante Alighieri non ha inventato nulla, né il ‘volgare’ cioè l’italiano, né il viaggio nell’al di là descritto nella Divina Commedia, per cui non si capisce che cosa debbano festeggiare gli italiani”

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Dante Alighieri. Ovunque si vada nel mondo non c’è bisogno di spiegare chi sia. La Commedia (poi diventata “Divina” grazie a Boccaccio), anche non ha bisogno di essere raccontata. Se non nei dettagli, che sono proprio quelli che l’hanno resa una delle opere più celebri, intricate, folli, spettacolari del mondo. Proprio quei dettagli che oggi sono stati oggetto di attacco da parte di un quotidiano tedesco, il Frankfurter Rundschau. Il fondatore della testata è Arno Widmann, 75 anni, che è anche traduttore. La firma del pezzo è la sua. Molte righe per una polemica assurda, che decide di pubblicare proprio nel giorno in cui si celebra per il secondo anno il Dantedì, il giorno dedicato alla commemorazione del più grande della Letteratura italiana. Oggi, nelle ore in cui si pensa che 721 anni fa sia iniziato il viaggio nell’Inferno del Sommo Poeta. E, se voleva provocare, bene ha fatto: perché ci è riuscito. “Dante Alighieri non ha inventato nulla, né il ‘volgare’ cioè l’italiano, né il viaggio nell’al di là descritto nella Divina Commedia, per cui non si capisce che cosa debbano festeggiare gli italiani”.

Cosa ha scritto il giornale tedesco su Dante

Nulla di nuovo per Widmann, né linguisticamente parlando, né sui temi affrontati. Scrive:

L’Italia lo loda come uno di coloro che hanno portato la lingua nazionale ai vertici della grande letteratura. In un certo senso, ha creato il linguaggio per il suo lavoro. Ma la prima poesia d’arte in lingua madre in Italia è stata scritta in provenzale, cioè il “Livre du Trésor” di Brunetto Latini. L’amoralità di Shakespeare, la sua descrizione di ciò che è, ci sembra anni luce più moderno dello sforzo di Dante di avere un’opinione su tutto, di trascinare tutto davanti al giudizio della sua morale. Tutta questa gigantesca opera è lì solo per permettere al poeta di anticipare il Giudizio Universale, di fare il lavoro di Dio.

E, secondo Widmann, nulla di nuovo anche sul tema della Commedia:

Nella tradizione musulmana c’è il racconto del viaggio di Maometto in Paradiso”, scrive Widmann che cita uno studio dell’arabista spagnolo Miguel Asin Palacios secondo cui il poeta fiorentino avrebbe conosciuto e usato il testo.

Dante alighieri

La polemica su Dante, le reazioni in Italia

In Italia è stata rilanciato da Repubblica.it, in apertura del sito. E quindi immediate sono state le razioni. Prima fra tutte quella del ministro della Cultura Dario Franceschini, che ha scritto su Twitter: “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa (Inf. III, 51)”. Chiaro il riferimento.

Dopo di lui, a cascata sono arrivati tutti. Come, anche, ovviamente Matteo Salvini. Che ne a approfittate per buttare lì un: “Giù le mani da Dante, giù le mani dall’Italia”.

A parlare all’Adnkronos è stato anche colui che si ritiene sia l’ultimo discendente di Dante Alighieri. Si chiama Pieralvise Serego Alighieri: “Gli attacchi a Dante da parte del Frankfurter Rundschau? Giudizi pretestuosi, opinabili, attacchi senza senso. Chissà, forse, alla Germania gli dispiace non aver avuto un artista immenso come Dante. I toni, comunque, mi sembrano poco diplomatici”.

Un commento anche da Luca Serianni, accademico della Sapienza, linguista e filologo italiano, accademico Crusca e dei Lincei. Che di Dante sa vita morte e miracoli: “Il giornale tedesco? ‘Il tacer è bello’ per citare Dante”. E poi: “L’articolo del giornale tedesco ha un’impostazione infantile, per tanto lascerei cadere la questione senza commenti”.

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