Pippo Franco e il caso dei green pass falsi: indagato il suo medico
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-10-05
L’ex uomo bagaglino è finito invischiato nelle indagini su presunti acquirenti di green pass falsi: Pippo Franco vive la sua black week
“Pippo Franco? Non so niente. Non l’ho sentito e non so assolutamente nulla. Noi abbiamo migliaia di candidati, quindi non so neanche di che stiamo parlando”. Lo ha detto il candidato sindaco di Roma per il centrodestra, Enrico Michetti, interpellato nel corso di una conferenza stampa al suo comitato, in merito alla notizia dell’inchiesta sui presunti Green Pass falsi che vedrebbe coinvolto il medico da cui si è vaccinato il candidato nella lista civica di Michetti.
Io non ci posso credere che avete mandato al ballottaggio uno che diceva che il saluto romano era igienico per salvaguardarsi dal Covid e che propone come assessore Pippo Franco (e questo indipendentemente dalla vicenda del medico indagato e del green pass). Non ci posso credere.
— 🌵🌻 Giulia 🌵🌻 (@giu_lia_giu) October 5, 2021
Pippo Franco e il caso dei green pass falsi: indagato il suo medico
Effettivamente Pippo Franco dopo il risultato elettorale drammatico, uno dei più grandi fallimenti che si ricordino a memoria, ora dovrà affrontare anche una bega giudiziaria. L’ex uomo-bagaglino secondo le prime indagini dei carabinieri avrebbe acquistato per tramite del suo dentista un green pass falso.
Vedete e fate vedere questo video per favore. Giratelo ai vostri amici e sui vostri social. Questo è il tandem che vorrebbe governare #Roma. Sentite cosa dicono sull’argomento oggi più rilevante nella vita di tutti noi. pic.twitter.com/3hFHkH2Con
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) September 15, 2021
La notizia sorprende? Non più del dovuto. Si ricorda ora, e mai come ora, quel suo intervento all’Aria che tira di Myrta Merlino. Poco chiara, fumosa e in pieno stile elettorale di Michetti. Lo stesso candidato che all’indomani dei suoi 32 voti messi a referto lo ha scaricato a parole e nei fatti. Difficilmente ora Pippo Franco potrà scontrarsi con Vittorio Sgarbi per quell’assessorato che a Roma vuol dire così tanto da voler un po’ fare la ramanzina a quei 32 scellerati.