«Le caditoie? Tutte pulite»: così la pioggia lava via le storie della Giunta Raggi

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-09-11

Quando erano all’opposizione, Enrico Stefàno e Virginia Raggi additavano Marinoper le responsabilità che avevano nel lasciare la città all’incuria. Nei giorni scorsi si erano vantati di aver pulito tombini e caditoie Ieri sono spariti tutti

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«Ma le caditoie non dovevate controllarle da settimane? Come è possibile che il piano non abbia funzionato? La faccia ce la mettiamo noi del M5S, abbiamo preso degli impegni». Il virgolettato è attribuito oggi dal Messaggero a Margherita Gatta, neoassessora ai lavori pubblici della Giunta Raggi e viene da chiedersi se si tratti della stessa Margherita Gatta che sul sito del Comune il 25 agosto scorso annunciava trionfante: «Proseguono senza sosta gli interventi di pulizia di caditoie e bocche di lupo pianificati da Roma Capitale per prevenire occlusioni e allagamenti in vista delle piogge autunnali. Già programmate nell’ambito della manutenzione ordinaria della grande viabilità cittadina le attività in questione sono state tuttavia anticipate e intensificate. Questa prima fase di interventi – avviata nel mese di giugno e programmata fino a settembre – si è focalizzata sulle aree di maggior criticità, individuate su tutto il territorio cittadino di concerto con AMA e Protezione Civile a seguito di specifiche ricognizioni, per rafforzare la tenuta del sistema di smaltimento delle acque meteoriche».

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L’annuncio della pulizia dei tombini sul sito del Comune di Roma

Come è andata a finire lo sappiamo tutti. Ieri la pioggia ha bloccato la città e i tombini hanno eruttato acqua per ore allagando vie e piazze mentre la metro e gli autobus si sono fermati e bloccati. Quando erano all’opposizione, Enrico Stefàno e Virginia Raggi additavano severamente Ignazio Marino e la giunta del Partito Democratico per le indubbie responsabilità che avevano nel lasciare la città all’incuria. Ieri sono spariti tutti. Nessuno ha ritenuto di doversi prendere uno straccio di responsabilità per l’accaduto, preferendo il silenzio. Tutte le promesse sulle caditoie che invece, come si è visto ieri, in tanti quartieri della città si presentavano otturate dal solito mix di fogliame, fanghiglia e aghi di pino, sono finite in fumo. Seimila chiusini sono stati ripuliti dai tecnici comunali: ma in città ce ne sono 70mila per chilometri e chilometri di strade.
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Foto da: Insulted ATAC

E poi c’è il solito complotto: il Comune dichiara che «a Roma sono caduti 100 millimetri di pioggia in tre ore, anziché 70 millimetri nell’intera giornata come ci si attendeva» in base alle previsioni. Ma gli esperti regionali smentiscono: la situazione di ieri «è stata pienamente in linea con i contenuti del bollettino di vigilanza meteorologica», diffuso sabato. E che dire dell’assessora all’ambiente Pinuccia Montanariquella che non ha mai visto un topo a Roma – che lunedì scorso diceva che le foglie e gli aghi di pino erano stati rimossi, che Roma non era in stato di abbandono e che le immagini erano “a disposizione dei signori giornalisti“?
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Le caditoie liberate da Pinuccia Montanari con la sola imposizione della dialettica (cioè, a chiacchiere)

Ieri Roma ha apprezzato l’accuratezza nella pulizia dei tombini e la professionalità dell’assessorato all’ambiente: una serie di immagini, circolate su ogni social, sono a disposizione della signora assessora all’ambiente.
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Foto copertina da: Insulted ATAC

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