La donna pagata 2 euro l’ora per un turno di prova in un ristorante nel centro di Pietrasanta

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-04-28

Per un turno “di prova” di cinque ore in un ristorante del centro di Pietrasanta una donna di 51 anni di origini marocchine ha ricevuto una paga di dieci euro

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In un ristorante nel centro storico di Pietrasanta (Firenze) una donna è stata pagata dieci euro per aver lavorato cinque ore in cucina: si trattava di un “turno di prova” per valutarne l’assunzione a tempo determinato visto l’imminente arrivo della stagione estiva. A rendere nota la vicenda, ripresa dal quotidiano La Nazione, il figlio 24enne della donna sfruttata per due euro l’ora, una 51enne di origini marocchine.

La donna pagata 2 euro l’ora per un turno di prova in un ristorante nel centro di Pietrasanta

Secondo le dichiarazioni del giovane si sarebbe trattato di un “rimborso spese” per la giornata di prova: era stata presa come lavapiatti, ma da subito ha iniziato ad essere impegnata anche in altre mansioni. Le sarebbero stati poi offerti 30 euro per otto ore giornaliere. Sono 3,75 euro l’ora, una somma umiliante e irrispettosa che la donna ha rifiutato. Secondo quanto appreso, il figlio della donna avrebbe chiesto spiegazioni alla proprietaria del ristorante e la risposta di questi sarebbe stata: “Ci siamo passati tutti non possiamo farci nulla”.

Peggio è andata a chiunque abbia risposto al degradante annuncio di “lavoro” (se così si può definire) postato su Facebook da una gelateria del centro di Bologna, che rispondeva preventivamente a chi si fosse presentato chiedendo il compenso: “Ricordate, ai miei tempi prima di chiedere “quanto prendo?” si faceva una prova e poi si discuteva di soldi. Vi consiglio lo stesso approccio”. Investita dalle critiche, la gelataia fu costretta a cancellare il post, tentando di scusarsi su Facebook. “Abbiamo cancellato il post perché siamo dispiaciuti, tra l’altro, dal tenore dei commenti (molti al limite della querela)… Ci dispiace se qualcuno si è sentito offeso, per questo abbiamo cercato di rettificare. Abbiamo scritto un post di corsa e senza badare al fatto che potesse essere fraintendibile, scegliendo le parole sbagliate”.

 

(immagine di copertina: Pixabay)

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