IPTV: cosa si rischia a usare il Pezzotto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-03

Il presidente della Lega Calcio: chi utilizza questi decoder sta compiendo un reato vero e proprio

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Il decoder IPTV che permette di vedere i programmi criptati di sport e film, ovvero il cosiddetto – in Italia – Pezzotto, è un “servizio” potenzialmente utilizzabile da 4,6 milioni di persone che vedono eventi sportivi attraverso siti pirata e oltre 2 milioni di persone che sono abbonate a piattaforme illegali per la visione di partite del nostro campionato. A spiegarlo è Gaetano Miccichè, presidente della Lega Calcio, il quale ha raccontato al Mattino che numerose sentenze del Tribunale di Milano hanno imposto alle cinque Telco (Fastweb,Tim,Tiscali, Vodafone e Wind ndr) di bloccare l’accesso ai siti pirata.

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Il giro d’affari dell’IPTV e del Pezzotto (Corriere della Sera, primo aprile 2019)

Secondo Miccichè ci sono rischi anche per il semplice utilizzo: «Il fenomeno è crescente e investe tutto il Paese, ci sono zone dove ha attecchito maggiormente rispetto ad altre, dobbiamo fare sistema e far percepire a chi utilizza questi decoder che sta compiendo un reato vero e proprio, punito dalla legge con la reclusione e forti multe. Chi guarda le partite attraverso questi sistemi è paragonabile a chi entra in un supermercato ed esce con della merce senza pagare. Le recenti sentenze della Corte di Giustizia inglese che ha comminato 17 anni di prigione a chi si è macchiato di pirateria fanno capire che il problema è globale e che va affrontato con la massima severità».

Leggi anche: Il Pezzotto: l’IPTV illegale per tutti

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