Opinioni

Perché Roberto Fico non va più in autobus?

Oggi vogliamo occuparci di un dramma di immani proporzioni che ha colpito al cuore, all’aorta e pure all’ipotalamo le massime istituzioni della Terza Repubblica.
Sono mesi che il Presidente Fico non riesce a prendere l’autobus per andare al lavoro e tragicamente non può farsi fotografare seraficamente assiso su un mezzo ATAC semideserto (in oltre 40 anni non ho mai visto a Roma un torpedone vuoto nemmeno da militare prima dell’alba).

Allora abbiamo sguinzagliato i migliori giornalisti investigativi presso i commessi della Camera, presso gli amici di Bisignani, presso il team di Dagospia, persino presso Lercio. Alla fine sembra appurato che il Presidente abbia perso l’abbonamento e sia costretto, contro la sua volontà, a servirsi dell’auto blu con tutto il codazzo della scorta.

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Foto da: Instagram

Pare non ci sia stato alcunché da fare: Fico ha cercato dapperutto, ha chiesto alla amica della sua compagna (che non era una colf in nero), all’immigrato che gli faceva i lavoretti in casa (ma per un impeto di buon cuore), alla piattaforma Rousseau, al meet up di Scampia.

Ma questo benedetto abbonamento non salta fuori. Allora cari lettori vi chiedo un sacrificio. Facciamo una colletta per ricomprare l’abbonamento ATAC a Fico. Mi strazia il cuore a pensare che un honesto grillino debba tutti i giorni prestarsi a farsi scarrozzare (magari a sirene spiegate) come un volgare membro della casta, un politico di professione, o addirittura un dipendente di noi cittadini che non vive tra le gente. E’ uno spettacolo avvilente, una gogna che non merita il peggior cacicco dalemiano. Vi prego, salviamo il cittadino Fico da questa immane onta e restituiamolo alle ovazioni sincere delle masse pentastellate che hanno creduto in lui.

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Fabio Scacciavillani

Fabio Scacciavillani dopo aver conseguito il Ph.D. in Economia all’Università di Chicago (dove è stato assistente del Premio Nobel Merton Miller), ha lavorato al Fondo Monetario Internazionale, alla Banca Centrale Europea (nel periodo pioneristico dell’unione monetaria), a Goldman Sachs, al Centro Finanziario Internazionale di Dubai e in Confindustria. Attualmente è il Capo della Strategia del fondo sovrano dell’Oman che gestisce i proventi delle esportazioni petrolifere del Sultanato. Nelle pubblicazioni e nell'attività professionale si è concentrato su tassi di cambio, politica monetaria, riforme strutturali e mercati finanziari. E’ ospite fisso su Bloomberg TV ed editorialista del Fatto Quotidiano. Ha scritto “Tremonti: Il Timoniere del Titanic” con Giampiero Castellotti e “The New Economics of Sovereign Wealtyh Funds” con Massimiliano Castelli.