Perché Lucia Azzolina viene chiamata “ombra ministra”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-10

La novità in questo caso si chiama «banco dinamico», uno per studente, sedia e banco tutto insieme, rigido come il marmo, assomiglia all’abitacolo di una monoposto di Formula Uno. Nelle associazioni di fisioterapisti, c’è già chi l’ha definito come una gabbia che può provocare problemi posturali

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Tommaso Labate oggi svela un curioso retroscena su Lucia Azzolina, ministra della Pubblica Istruzione di fatto commissariata da Giuseppe Conte dopo le rivolte delle Regioni sulle linee guida per l’apertura della scuola il 14 settembre:

Lo status, per usare la formula coniata da uno dei componenti dell’esecutivo, è quello di «ombra ministra», una specie di incrocio tra ministra ombra e ombra sinistra. Il tutto, sia chiaro, pronunciato con grande rispetto per un ruolo oggettivamente delicato che quasi mai, nella storia repubblicana, ha concesso sconti a chi l’ha ricoperto, democristiani incalliti come Riccardo Misasi o postcomunisti illuminati come Luigi Berlinguer compresi. A commissariare di fatto Azzolina al ministero di viale Trastevere è stato Conte stesso, che pure nei suoi confronti nutre affetto e simpatia sinceri.

Quando dalla Conferenza delle regioni era arrivato un altolà all’ennesima versione delle linee guida su settembre, il premier aveva convocato d’urgenza i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia. «Aiutatemi a trovare una soluzione sulla scuola perché da qua sennò non ne usciamo», è stata l’argomentazione del capo del governo. «E la Azzolina?», hanno chiesto all’unisono i titolari della Saluteedegli Affari regionali. «Con lei ho già parlato. Pensateci voi, per favore». L’accordo è arrivato e Azzolina, un secondo dopo l’ennesimo pericolo scampato, ha annunciato le nuove risorse per la scuola: «Ottocento milioni li ho trovati io!». Poi sarebbe arrivato il software misuratutto anche se, a sentire il presidente dell’Associazione dei presidi Antonello Giannelli, i metri — più che misurarli — bisogna anche trovarli, visto che a rischio ci sono «circa quarantamila classi».

lucia azzolina

Nel frattempo, però, la ministra era andata oltre, all’arredamento di interni. La novità in questo caso si chiama «banco dinamico», uno per studente, sedia e banco tutto insieme, rigido come il marmo, assomiglia all’abitacolo di una monoposto di Formula Uno. Nelle associazioni di fisioterapisti, c’è già chi l’ha definito come una gabbia che può provocare problemi posturali. All’epoca di Cuore, con la nuova trovata della ministra, l’altissimo e dolcissimo Garrone inventato da Edmondo De Amicis probabilmente non sarebbe andato in soccorso di nessuno dei suoi compagni. Ma sarebbe rimasto bloccato là, statico nel banco dinamico.

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