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Perché gli smartphone Huawei e altri telefoni non possono scaricare l’app IMMUNI

neXtQuotidiano 04/06/2020

Sui dispositivi di Huawei (i vari P20 o P30 ad esempio) Immuni non funziona perché in conflitto con il loro sistema di risparmio energetico. Problemi su cui sia il team di sviluppo di Immuni che Google starebbero già lavorando

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«I requisiti di sistema per usare Immuni sono imposti dalla tecnologia sottostante di Apple e Google che non è disponibile per versioni precedenti di iOS, Android e Google Play Services». A scriverlo ieri su Twitter per precisare perché gli smartphone Huawei e altri telefoni non possono scaricare l’app IMMUNI è stata Bending Spoons, l’azienda che ha creato gratuitamente l’app utilizzata dal governo italiano per il tracciamento dei malati di COVID-19 e dei loro contatti che è stata accusata da Matteo Salvini di essere al soldo dei cinesi perché ha un socio di minoranza residente a Hong Kong.

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Il Messaggero spiega che gli italiani che hanno telefoni di vecchia generazione sono tagliati fuori dalla possibilità di contribuire al tracciamento del contagio. È il caso di chi usa iPhone 6 (in vendita dal 2014) o modelli precedenti: questi dispositivi Apple non sono abilitati perché non aggiornabili alla versione più recente del sistema operativo (iOS 13.5).

Più complessa la situazione per i telefoni Android. Per poter installare Immuni non solo è necessario utilizzare uno smartphone con almeno la versione numero con almeno la versione numero 6 del sistema operativo (rilasciata nel 2015) ma anche che il dispositivo sia abilitato alla tecnologia Bluetooth Low Energy(Ble) e che abbia installato i Google Play Services.

Per cui smartphone come Samsung Galaxy S4 (del 2013), Motorola Moto X (2013) e Moto E (2014), oppure LGG2, (2013),restano al palo perché non forniti della Ble, tecnologia necessaria per ridurre il consumo di energia durante l’uso dell’app. Ma a restare fuori sono anche gli smartphone Huawei e Honor più recenti. A causa dell’inserimento di Huawei nella entity list da parte di Donald Trump, i telefoni prodotti dopo il maggio 2019 non usano i Google Play Services ma i servizi proprietari del colosso cinese. In realtà, da ieri, anche su tutti gli altri dispositivi di Huawei (i vari P20 o P30 ad esempio) Immuni non funzionerebbe perché in conflitto con il loro sistema di risparmio energetico. Problemi su cui sia il team di sviluppo di Immuni che Google starebbero già lavorando.

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