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Alessia Morani e il PD che vuole regalare le case degli anziani alle banche (BOOM)

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-10-27

Ieri Alessia Morani è stata attaccata perché ha suggerito ad una pensionata di ricorrere al prestito vitalizio ipotecario. Giorgia Meloni però quando si è trattato di votare la legge non era presente in Aula mentre la Lega di Salvini ha votato sì (così come parte del PDL)

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A Quinta Colonna, il programma NazionalPopulista condotto da Paolo Del Debbio la deputata PD Alessia Morani ha scatenato la furia di Giorgia Meloni e di Fiorella Mannoia per aver menzionato il prestito vitalizio ipotecario come possibile forma d’aiuto a quelle persone di età superiore ai 60 anni (precedentemente il limite minimo era di 65 anni), proprietarie di una casa di ipotecarla presso una banca per ottenere un finanziamento a lungo termine, vita natural durante, che dovrà successivamente essere rimborsato dagli eventuali eredi.

Quando la Lega Nord votava sì al prestito vitalizio ipotecario

In studio c’era una signora che lamentava il fatto che con la sua pensione non era in grado di arrivare a fine mese e la Morani ha suggerito la possibilità data dalla legge entrata in vigore a marzo 2016 che prevede la possibilità di accedere ad un finanziamento immediato che corrisponde al valore della percentuale della casa che si intende ipotecare. L’ipoteca dovrà poi essere riscattata (e il finanziamento rimborsato) dagli eredi con gli interessi semplici in caso di decesso del contraente entro un anno dalla morte. Questo è più o meno il senso del provvedimento che la Meloni ha contestato dicendo che si tratta dell’ennesimo regalo alle banche, che potranno così impossessarsi delle case degli italiani (sul fatto poi che alle banche convenga farlo, vista la situazione del mercato immobiliare è tutto da vedere). Fiorella Mannoia su Facebook ha scritto che la proposta fatta dalla deputata Dem  che suggerisce di ipotecare la casa per avere qualche soldo in più a fine mese le fa cadere le braccia.
alessia morani prestito vitalizio ipotecario
In trasmissione Giorgia Meloni si era subito inalberata appena aveva sentito parlare di prestito vitalizio ipotecario, definendolo più che un regalo alle banche “un modo per far rubare la casa all’anziano dalla banca, una vergogna”. Anche Matteo Salvini non rinuncia ad attaccare il PD e a fare propaganda contro il referendum invitando a mandare a casa questi politici che governano in questo modo l’Italia, suggerendo di ipotecare le case degli anziani che non arrivano a fine mese.
alessia morani prestito vitalizio ipotecario
La Morani però non ci sta e su Facebook ricorda che questo provvedimento nasce dall’accordo con

Stanno, però, infuriando le polemiche sui social per la mia partecipazione alla trasmissione Quinta colonna dove ho parlato del prestito vitalizio ipotecario. Vengo accusata di avere detto che i pensionati che non arrivano alla fine del mese devono ipotecarsi la casa: nulla di più falso! Ho semplicemente provato a spiegare che oggi in Italia come in molti altri paesi europei può essere utilizzato uno strumento che consente di ottenere liquidità che non è certamente la soluzione ai problemi dei pensionati. È solo una facoltà in più pensata per gli anziani. La legge nasce da un accordo tra 13 associazioni dei consumatori (Acu, Adiconsum, Adoc, Assoconsum, Casa del consumatore, Assoutenti, cittadinanza attiva, Codacons, Confconsumatori, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori ) e l’Abi. Capisco la demagogia ma la verità è che noi stiamo intervenendo per riparare i danni sulle pensioni fatti da altri, estendendo la quattordicesima per quelle più basse, consentendo ad alcune categorie di lavoratori di andare in pensione prima e siamo l’unico governo ad aver introdotto in maniera strutturale un reddito di inclusione sociale.
Abbiamo fatto una manovra che investe invece che tagliare. Il prestito ipotecario è semplicemente una possibilità in più, una facoltà, una libera scelta.

Certo, questa idea era già prevista dalla finanziaria 2006 (anche se non ha mai avuto attuazione) ed è vero che ricorrervi non è un obbligo ma una possibilità come dice la Morani, ma il risultato è che, in seguito all’ipoteca la banca diventa proprietaria della casa per una frazione del suo valore. Di fatto questa forma di prestito può risultare più conveniente rispetto alla cessione della nuda proprietà (che non può essere riscattata) ma come per tutti i mutui e i finanziamenti prima o poi i soldi prestati vanno restituiti (è possibile concordare anche un piano di rientro). La cosa interessante però è un’altra: la Morani sottolinea che molti di coloro che oggi la attaccano per la sua uscita a Quinta Colonna hanno votato il provvedimento, che in effetti è passato alla Camera con i soli voti contrari del MoVimento 5 Stelle (erano presenti in aula 403 deputati: 336 favorevoli e 67 contrari). Giorgia Meloni, ad esempio, non ha partecipato al voto come alcuni compagni di partito (quelli che non erano in missione). Ma se è così contraria alla legge perché il 10 luglio 2014 non ha espresso il suo dissenso in aula? Forse perché non è poi così presenzialista? Oppure perché la battaglia contro le banche la combatte principalmente negli studi televisivi?
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Ancora più divertente e imbarazzante è la posizione di Matteo Salvini: il capogruppo alla Camera Massimiliano Fedriga ha votato Sì, e così hanno fatto anche il vicepresidente vicario Nicola Molteni e  Umberto Bossi (anche molti deputati del PDL hanno votato Sì alla proposta di legge). Ma sappiamo che i leghisti sono così, votano leggi e provvedimenti che poi sono i primi a criticare.

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