Per Salvini chi dice “lockdown a Natale” commette un crimine contro gli italiani. E lui che a Roma era senza mascherina?

di Maria Teresa Mura

Pubblicato il 2020-10-16

Matteo Salvini oggi rispondendo ai giornalisti alla Bi.Mu, la fiera delle macchine utensili a Fieramilano ha attaccato: “Chi dice forse facciamo un lockdown a Natale commette un crimine nei confronti del popolo italiano”. Il leader della Lega Matteo Salvini poi ha aggiunto: “Gli italiani dal Governo si aspettano chiarezza e certezze, non supposizioni e idee. …

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Matteo Salvini oggi rispondendo ai giornalisti alla Bi.Mu, la fiera delle macchine utensili a Fieramilano ha attaccato: “Chi dice forse facciamo un lockdown a Natale commette un crimine nei confronti del popolo italiano”. Il leader della Lega Matteo Salvini poi ha aggiunto: “Gli italiani dal Governo si aspettano chiarezza e certezze, non supposizioni e idee. Non è ammesso il forse o il vedremo”. Con chi ce l’ha Salvini? L’unico che ha parlato di lockdown a Natale nell’ordine delle cose è stato Andrea Crisanti che a Rainews aveva spiegato: “Io penso che sia nell’ordine delle cose: un lockdown in quel periodo potrebbe resettare in qualche modo il sistema, abbassare la trasmissione e aumentare il contact tracing, perché con i numeri di ora il sistema è saturato”.

Che la situazione sia in peggioramento non lo dice solo Crisanti: anche Matteo Bassetti, medico noto per le sue posizioni morbide sul virus,che ad agosto diceva al Corriere della Sera “Il virus sta “mordendo meno”? Sembrerebbe di sì”, per poi spiegare che il motivo non era chiaro ma “Potrebbe essere dovuto a una ridotta carica virale, a una migliore assistenza dei malati, a qualche mutazione del virus stesso” oggi è preoccupato e AdnKronos spiega che “va fatto qualcosa, la situazione epidemiologica è rapidamente peggiorata e non ci aspettavamo di vedere numeri così importanti così presto. E’ stata anticipata la previsione dei casi di 3-4 settimane con una brusca accelerazione”. Il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, e componente della task force Covid-19 della Regione Liguria è perfino favorevole al coprifuoco dopo le 22: “potrebbe essere una soluzione alternativa al lockdown, ma solo in alcune situazioni e non su base nazionale. Penso a Milano, all’area di Genova, a Roma e anche nel Lazio. Sicuramente potrebbe essere uno strumento per limitare la circolazione notturna, quando è più difficile il controllo del territorio e c’è anche più leggerezza nei comportamenti da rispettare”. Ma Bassetti ce l’ha anche e soprattutto con chi non mette la mascherina: “Vedo troppi atteggiamenti lassisti in giro rispetto alle misure da tenere. Gente che non indossa la mascherina o la tiene giù. Tutti devono remare dalla stessa parte, non è possibile che si pensi che questo virus sia il problema sempre di quello vicino a noi”. Indovinate chi pochi giorni fa su un palco a Roma, dove c’è un’ordinanza ancora più restrittiva rispetto a quella nazionale, non aveva la mascherina mentre parlava a pochissima distanza dalle persone che gli stavano attorno?

SALVINI SENZA MASCHERINA ORDINANZA LAZIO

Il “Capitano” si trovava a piazza del Popolo a Roma  alla manifestazione nazionale dei sindacati SAP e LES Polizia di Stato, SAPPE Polizia Penitenziaria, SIM Sindacato Italiano Militari Carabinieri e Guardia di Finanza.  Insomma era circondato da chi doveva ricordargli che non usare la mascherina, anche solo per parlare al microfono, significava violare l’ordinanza regionale e il DPCM che la prevede anche all’aperto se non c’è la distanza necessaria. Dunque se Salvini ci tiene a non vedere di nuovo l’Italia in lockdown invece di parlare di presunti “crimini” perchè non dà il buon esempio e rispetta le regole?

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