Il popolo dei pensionati che ha votato alle primarie del PD

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-05

Chi è andato a votare alle primarie ha cambiato orientamento politico e si è spostato a sinistra. Ma il 60% dei votanti ha più di 55 anni

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Ilvo Diamanti oggi su Repubblica analizza il voto delle primarie del Partito Democratico che hanno incoronato Nicola Zingaretti alla guida con l’obiettivo di tornare al governo dopo la lunga traversata nel deserto del governo gialloverde. Un obiettivo che dovrà essere conseguito nonostante il dato del calo costante di votanti alle iniziative del PD e, soprattutto, avendo be presente il problema generazionale:

Nel 2007, la prima volta in cui si sono tenute le Primarie del Pd, si recarono ai seggi 3,5 milioni di persone; 3,1 milioni nel 2009 e 2,8 nel 2013. Infine: 1,8 nel 2017. Anche in questa occasione abbiamo assistito ad una partecipazione ampia, visto il clima del tempo. Segnato da delusione e disincanto. Soprattutto nei territori della Sinistra — e del Centrosinistra. Domenica, in tutte le aree geopolitiche ha prevalso, largamente, Nicola Zingaretti. Con oltre il 66% dei voti (dati You Trend).

Mentre Maurizio Martina ha superato il 20% e Roberto Giachetti il 10%. L’indagine condotta da “Candidate & leader selection” conferma il profilo socio-demografico e culturale emerso nelle precedenti occasioni. Gli elettori delle Primarie si presentano, infatti, prevalentemente anziani: il 40% con oltre 65 anni. Più del 60% con più di 55. Per contro, solo il 15% di essi ha meno di 35 anni. È un “popolo di pensionati”: quasi il 40%. Molto istruiti. Più che nel passato. L’84% ha un titolo di studio elevato. Tuttavia, per motivi “generazionali”, i giovani e gli studenti restano pochi.

È, invece, interessante osservare come il “popolo delle Primarie” abbia cambiato orientamento politico. Si è, infatti, spostato, maggiormente a Sinistra: 41%. Rispetto al 2017: 7 punti in più.

Mentre si è ridotto, di poco, il peso di coloro che si collocano al Centro. D’altronde, come osservano Stefano Rombi e Fabio Serricchio, coordinatori dell’indagine che proponiamo in questa pagina, gli elettori delle Primarie democratiche si dichiarano apertamente europeisti, aperti all’accoglienza degli immigrati e all’apertura delle frontiere. Il successo di Zingaretti si spiega anche così. Perché interpreta e rappresenta domande e valori che fanno esplicito riferimento a “sinistra”. Non per caso, in questa occasione, ha partecipato anche una componente significativa di elettori che un anno fa avevano votato LeU.

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