«Il PD non paga gli affitti, pronto a sfrattarli»

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-08-19

Ugo Sposetti minaccia di cacciare i militanti dalle sedi di proprietà delle fondazioni DS. Dietro c’è la solita polemica sul patrimonio immobiliare del partito

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Ugo Sposetti, senatore della Repubblica per il Partito Democratico, è pronto a sfrattare il Partito Democratico. L’ex funzionario del Partito Comunista ed ex tesoriere dei DS oggi a capo delle 57 fondazioni locali che gestiscono il patrimonio immobiliare costruito negli anni dal partito, fa sapere che non ha più intenzione di accettare le morosità delle sedi che sono ospitate in questi immobili. E a Repubblica fa sapere di essere pronto a passare alle maniere forti:

Senatore Sposetti, vuole sfrattare il Pd?
«Ma lo sa che un affittuario, oltre al canone, deve pagare la tassa sui rifiuti, le spese di condominio e che al proprietario toccano l’Imu e l’Irpeg, oltre alle spese di manutenzione? Si tratta in gran parte di immobili degli anni Cinquanta e Sessanta…il Pd non è più un partito che pensa a queste cose, qualcuno dovrà pur farlo…».
C’è il rischio che le fondazioni ex Ds ci rimettano soldi?
«Le assicuro che non venderemo gli immobili per pagare le tasse. Quel patrimonio ci è stato lasciato da compagni che si sono sacrificati per costruirlo. Aggiungo che ogni servizio che viene offerto a un partito deve essere contabilizzato, da parte nostra e da parte del Pd. Altrimenti si rischia il finanziamento illecito».

A quanto ammonta il patrimonio immobiliare gestito dalle fondazioni? Un censimento del 2008 ha catalogato 2.400 immobili di proprietà delle organizzazioni territoriali del partito. Si va da normali appartamenti a uffici adibiti a sede, a palazzi di pregio (per altro già venduti) come Botteghe Oscure, quello di Frattocchie le cui stanze ospitavano la scuola politica, o quello romano di piazza Campitelli dove c’era il quartier generale dell’associazione Italia-Urss.
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E dunque la soluzione è lo sfratto?
«Il codice civile parla chiaro. Dico di più: con le nuove norme è lo stesso amministratore di condominio che è tenuto a fare un decreto ingiuntivo se le rate non vengono pagate. Capita così per una famiglia normale, perché per il Pd deve essere diverso? Non ci sono neppure bambini a rischio sfratto…»
Dunque procedete?
«In alcune aree d’Italia, da Roma in giù, ci sono già state lettere di sollecito. Se ci sarà un ulteriore diniego si arriverà anche allo sfratto».

Un paio d’anni fa il Partito Democratico sembrava puntare a trasferire al PD il patrimonio immobiliare dei DS che nel 2007 Margherita e DS spacchettarono, prendendo ciascuno il suo e trasformando le federazioni provinciali ufficialmente proprietarie degli immobili in Fondazioni. Una forma giuridica scelta «sia per il discreto vantaggio fiscale», in caso di cessione o di vendita degli immobili, la fondazione non paga l’11% di tassa sul registro, «sia per dare continuità e stabilità al patrimonio». Il valore stimato all’epoca era di mezzo miliardo di euro solo per le case e i garage, mentre non si calcolava il valore di 410 opere d’arte tra cui due famosi quadri di Guttuso, oltre a oli e bozzetti di artisti contemporanei donati all’epoca al Partito Comunista Italiano. Oggi Sposetti torna a parlare di sfratto proprio quando il PD torna a chiedere di trasferire quelle proprietà al partito. Ecco spiegato l’attivismo del senatore.

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