PD, la rete di Zingaretti e la sfida di Orfini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-07-02

Il governatore del Lazio prepara la candidatura alla segreteria. I renziani pensano di schierargli contro Teresa Bellanova

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Un’infografica pubblicata oggi dal Corriere della Sera racconta i posizionamenti dei big del PD in attesa dell’assemblea e del congresso e mostra anche la rete tessuta da Nicola Zingaretti nella marcia verso la candidatura a segretario del Partito Democratico. Attorno al governatore del Lazio si stanno schierando molti maggiorenti del partito, tra cui Dario Franceschini, Paolo Gentiloni e Andrea Orlando, insieme a sindaci come Sala e Merola. Un altro schieramento è quello che si ammassa dietro la new entry PD Carlo Calenda, che può contare sull’appoggio di Pier Carlo Padoan, Roberta Pinotti e Giorgio Gori, che prima era renziano. Con Matteo Renzi rimane in questo momento in ogni caso un buon numero di big del partito, tra cui Orfini, Giachetti, Richetti (?) e Boschi.

pd rete zingaretti
Chi sta con chi nel PD (Corriere della Sera, 2 luglio 2018)

Intanto Giovanna Casadio su Repubblica di oggi fa sapere che per sfidare Zingaretti i renziani stanno pensando a Teresa Bellanova. L’ex viceministra dello Sviluppo economico, bracciante, sindacalista, renziana doc, ha detto più volte di essere disposta a scendere in campo, pur di non assistere allo smantellamento o alla liquidazione del PD. Ma anche un’altra donna dem, Debora Serracchiani, ex governatrice del Friuli Venezia Giulia, potrebbe esserci, con l’appoggio di Graziano Delrio, l’attuale capogruppo a Montecitorio, che non cede alle lusinghe dei renziani che gli hanno chiesto di candidarsi alla segreteria. La risposta dell’ex ministro delle Infrastrutture è sempre «no, grazie, largo ai più giovani».

Nei giorni scorsi peraltro si è consumato nel Pd l’ennesimo scontro proprio sulla candidatura di Zingaretti. Sembrava inizialmente che la sua discesa in campo potesse accontentare tutti e quindi essere sostenuta, al momento opportuno, dalle liste delle varie correnti anche renziane. In pratica le correnti di sarebbero pesate al congresso, però supportando lo stesso candidato.

«Ipotesi incomprensibile, il contrario della chiarezza di cui abbiamo bisogno», hanno tuonato tra gli altri Delrio e Serracchiani. Mentre Dario Franceschini e Andrea Orlando vogliono un’Assemblea costituente così da non perdere tempo da qui a marzo, scalda i motori anche Matteo Orfini. Il presidente del Pd potrebbe candidarsi nei gazebo, ci sta pensando, sfidando Zingaretti.

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