Patto Civico: l’alleanza elettorale M5S-PD in Umbria

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-15

Di Maio non lo ha detto nella lettera che ha inviato al Resto del Carlino per proporre un patto civico per la regione. Ma casualmente le risposte vengono tutte da sinistra.

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L’Umbria si avvia a diventare il laboratorio della prima alleanza elettorale tra MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico. Luigi Di Maio non lo ha detto nella lettera che ha inviato al Resto del Carlino per proporre (a chi ci sta, senza nominare i DEM) un patto civico per la regione. Ma casualmente le risposte che gli sono arrivate vengono tutte da sinistra.

L’Umbria e l’alleanza elettorale M5S-PD

“Tutte le forze politiche – si legge nella proposta di Di Maio – facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica, che noi sosterremo solo con la presenza in consiglio regionale, senza pretese di assessorati. Ognuno correrà con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico, fuori dalle appartenenze partitiche, e con un programma comune”. E ancora: “L’Umbria può essere la culla di un nuovo modo di innovare la politica a partire dal locale, di un nuovo modo di fare imprenditoria coinvolgendo i giovani e il territorio”. Addirittura, promette il Capo Politico M5S, i grillini rinunciano agli assessorati (e auspicano che gli altri partiti facciano altrettanto) per essere presente soltanto in consiglio regionale.

di maio patto civico umbria alleanza pd

E le risposte non sono tardate. Il primo a benedire l’alleanza non è stato un democratico ma un esponente di Liberi e Uguali, il neoministro della Sanità Roberto Speranza. Subito dopo è arrivato Nicola Fratojanni: “Sinistra Italiana è già impegnata da tempo in questo percorso – prosegue il parlamentare di Leu- sostenendo la coalizione Umbria Civica Verde e Sociale composta da decine di liste civiche”. Dunque, “ci si metta subito al lavoro per costruire un progetto capace di ridare fiducia alle persone nel segno della valorizzazione di un territorio straordinario come questo e della difesa dell’ambiente, del lavoro e dei diritti delle persone”.

roberto speranza umbria

Poi sono arrivati i DEM. Walter Verini, commissario del partito in Umbria, ha benedetto la proposta: “Di Maio offre un terreno di confronto con alcuni punti certamente condivisibili e da noi già da tempo acquisiti e altri sui quali confrontarci”. Per il commissario umbro del Pd “così come avvenuto per il Governo nazionale, sarà quella di confronti ravvicinati sui programmi, la sede nella quale dialogare e trovare gli auspicabili punti d’incontro”. “Tutto questo – sottolinea Verini – nell’interesse e per il futuro di una regione come l’Umbria non non può e non vuole essere ‘presa’ dai sentimenti di odio e intolleranza che Matteo Salvini diffonde a piene mani”. Poi, poco prima delle 11, la nota del segretario Zingaretti ha sancito l’alleanza: “Anche in Umbria il confronto può andare avanti. Ci sono tutte le condizioni per un processo nuovo che valorizzi la qualità e metta al centro il lavoro, la sostenibilità e il bene dei cittadini umbri”.

Come l’hanno presa Salvini e i fans di Di Maio

Naturalmente non ci sono soltanto gli entusiasti. Matteo Salvini è partito subito all’attacco: “Di Maio è evidentemente disperato e supplica il Pd per evitare che M5S possa sparire anche in quella regione. Fortunatamente i cittadini umbri potranno votare, a differenza degli altri Italiani, e quindi chi ha preferito la poltrona alla dignità ha le ore contate. Pd e M5S non possono scappare dai cittadini per sempre. Dopo 50 anni di sinistra, in Umbria c’è voglia di cambiare: non c’è trucco di palazzo che possa evitarlo”. Anche Forza Italia e Fratelli d’Italia non l’hanno presa bene: “Il centrodestra deve prendere atto da subito che in Umbria, in Emilia e nelle altre regioni al voto si va verso una sfida bipolare, e agire di conseguenza: il tempo delle divisioni è finito, perché c’è da contrastare un nuovo frontismo di sinistra ancora piu’ pericoloso di quello tradizionale”, ha fatto sapere Anna Maria Bernini.

umbria salvini

Ma la reazione più furiosa è quella che si è scatenata sulla pagina fan di Di Maio, ma a commentare negativamente sono soprattutto leghisti.

umbria di maio pd

E non è un caso che ci sia anche chi comincia a chiedere a Di Maio di parlare di Bibbiano.

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Ma a chiudere il cerchio è arrivata persino la benedizione del neoministro Dario Franceschini, che ha parlato dal palco di Area DEM di Cortona: “Vedremo, un passo alla volta, non c’è bisogno di correre, ma l’Umbria è vicina e io interpreto le sue parole come un percorso che possiamo iniziare a intraprendere in un’elezione importante come quella in Umbria“. E ancora: “Se da un governo contro si passerà a un governo per e se governeremo bene, potremo pensare di farla diventare un’alleanza elettorale”.

Leggi anche: Luigi Di Maio annuncia il “patto civico” per l’Umbria (con il PD)

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